Quali Argomenti Bisogna Trattare sul Blog Aziendale

Quale sono gli argomenti più redditizi da trattare su un blog aziendale?

La scelta degli argomenti, in primo luogo equivale al concetto di base che sta dietro al vostro blog aziendale. Le aziende che scelgono di aprire un blog, probabilmente hanno un’idea abbastanza chiara circa la loro intenzione. Almeno si spera!

Avete deciso di scrivere in un blog aziendale per condividere notizie e informazioni sulla vostra organizzazione, i prodotti, l’industria?

Bene, non c’è alcun motivo per cui non sia possibile scrivere su tutti e tre gli argomenti, ma dovete avere assolutamente una chiara idea su ciò che volete trattare.

Qui di seguito, una serie di aspetti da considerare:

1. Argomenti rilevanti per la società
Ciò significa che se scrivete per una società di autonoleggio, è necessario mantenere l’argomento strettamente legato al settore autonoleggio e ad altri correlati ad esso.

Se scrivete sul blog aziendale di una società di vendita al dettaglio on-line, la vostra intenzione deve essere quella di scegliere le materie che riguardano il commercio al dettaglio on-line, il commercio al dettaglio in generale, i prodotti che l’azienda vende e così via.

2. Argomenti rilevanti anche per i vostri lettori
Il blog aziendale è destinato a raggiungere i clienti, quindi dovete parlare dei vostri prodotti, lo stato dell’economia, come ottenere il massimo dei servizi o dei prodotti che offrite, etc. Presentando gli argomenti in questo modo, sarete in grado di raccogliere un numero di lettori molto più grande rispetto a una semplice newsletter.

3. Gli stessi argomenti per cui l’utente esegue delle ricerche
È necessario scrivere usando le parole chiave di ricerca, se volete farvi notare. Questo significa avere soprattutto una buona conoscenza degli argomenti che state scrivendo e utilizzare le parole chiave adottate dai vostri clienti, direttamente nel contenuto del blog aziendale.

Questo è uno dei modi migliori per raggiungere il target di riferimento, assicurandosi inoltre che i motori di ricerca come Google, considerino i contenuti del blog di assoluta rilevanza.

Si tratta di consigli semplici.

Quali Sono i Vantaggi del Corporate Blogging

Una delle maggiori domande che le persone fanno sul corporate blogging è: «Quali sono i vantaggi per le imprese che bloggano?».

Il maggior timore è quello di investire forze e risorse senza riscontrare nessun vantaggio. Qui di seguito 9 benefici ottenibili attraverso l’uso del corporate blog

1. Attirano sempre più traffico verso di voi

Dal punto di vista prettamente tecnico, i blog in realtà sono semplicemente dei sistemi di gestione dei contenuti.

Scrivendo frequentemente, darete rapidamente un’accelerata al vostro business, costruendo possibilmente un archivio ricco di articoli con relativi termini di ricerca sul vostro settore e prodotto. Il contenuto è cibo per gli spider dei motori di ricerca e gli archivi sono come un invito a banchettare.

Dal momento che li avrete alimentati bene, loro sicuramente ricambieranno il favore portandovi tanto traffico!

2. Essenziale per lasciare un segno nel vostro settore

I dirigenti lottano tutti i giorni per imporre la propria azienda sul mercato. Quindi non hanno molto tempo per accendere il pc e buttare giù i loro pensieri.

In realtà il corporate blog aiuta a sviluppare la visione aziendale e ricevere immediatamente consensi e feedback sull’operato in azienda. Il blog nel tempo diverrà punto di riferimento di tutto il settore, concorrenti compresi.

3. Comunicano e pubblicano all’istante senza dipendere da nessuno

I blog offrono l’opportunità di pubblicare in un’istante. Le imprese solitamente hanno bisogno di scrivere un articolo completo e poi trasmetterlo attraverso i mezzi tradizionali e attendere che venga pubblicato nelle 24 successive. Con il blog invece, tutto è istantaneo.

Questo lo rende uno strumento di aggiornamento molto potente, ideale per la gestione delle crisi. E’ come acquistare una sorta di assicurazione.

4. Aiutano i clienti a impegnarsi in una conversazione e contribuire alla creazione di nuove relazioni

creazione-relazioni

I corporate blog contribuiscono e facilitano la creazione di relazioni con relativo aumento della fiducia da parte del cliente. Le email a volte sono efficaci, ma usate singolarmente rischiano di distruggere il rapporto tra azienda e consumatore.

5. Umanizzano la voce aziendale

Umanizza la voce aziendale

Merito della capacità di entrare nelle conversazioni, in contrapposizione alla scrittura giornalistica, il corporate blog pone una voce umana nella società.

Non so voi, ma io preferisco parlare con l’uomo piuttosto che le macchine automatizzate e la segreteria telefonica.

6. Aiutano a mostrare al mondo che non si hanno segreti

A nessuno piace trattare con le persone che tengono segreti e si rifiutano di rivelare ogni aspetto personale. Non sto dicendo che le imprese debbano raccontare tutto. I segreti aziendali sono necessari, e possono essere mantenuti, con un’adeguata formazione del personale e una corretta politica di blogging.

Un corporate blog distoglie dalla mente del cliente l’idea di qualche segreto o inganno. Tutto questo genera fiducia.

7. Offrono un’eccellente servizio clienti

Come canale di comunicazione diretto, il corporate blog fornisce un mezzo per sollecitare la ricezione di feedback da parte dei vostri clienti e di capire le loro esigenze. Nel tempo l’azienda potrà creare prodotti e offrire servizi conformi al mercato.

8. Sono una differenziazione rispetto ai siti web

Ebbene, la situazione potrebbe cambiare, ma a giudicare dai siti che oggi vedo, vorrei chiedere alle aziende che ne sono in possesso se abbiano veramente bisogno di un sito web.

Un corporate blog offre visibilità, mette il fiato sul collo alla concorrenza, rende diverso il processo comunicativo.

9. Incoraggiano a scoprire quale sono le persone e le aziende che parlano di voi

Un corporate blog non rappresenta soltanto il mantenimento di un archivio di articoli, ma anche il monitoraggio della blogosfera, dove è necessario essere al posto giusto al momento giusto per affrontare le questioni più importanti e urgenti.

Il monitoraggio della blogosfera non è più una scelta, a mio parere. Se non avete conoscenza di ciò che si dice su di voi, il tempo trasformerà radicalmente il vostro business, penalizzandolo notevolmente.

I vantaggi sono quindi numerosi.

Blog Aziendale e ROI

Oltre al timore dei commenti negativi, quello di cui le aziende hanno maggiori preoccupazioni è la convinzione che il blogging richieda tempo senza produrre alcun ritorno sugli investimenti (ROI).

L’argomento è di vitale importanza per un’azienda. Bisogna tenerne conto se si guarda ai prodotti e ai servizi piuttosto che alla valutazione degli strumenti di comunicazione.

Se analizziamo la cosa con maggior obiettività, ci accorgeremo che non vi è alcun ROI attribuibile al valore di un viaggio di tre giorni dell’amministratore delegato per la partecipazione a un convegno di dirigenti dove parla per 20 minuti.

Direi la stessa cosa per un comunicato stampa gestito da un’agenzia, un sito aziendale, una fredda brochure cartacea.

Fare un’analisi del valore sul ritorno sugli investimenti attraverso un foglio di calcolo elettronico, non è cosa semplice. Il blogging potrebbe essere considerato come costo da attribuire alla diffusione del marchio, se si definisce il marchio come il modo in cui le persone vedono l’azienda.

Firefox, usò il blog come caposaldo di una campagna basata sul passaparola con cui generò 60 milioni di sottoscrizioni in poco più di sei mesi. In questo caso, il blog ottenne un successo incredibile, laddove un’inserzione pubblicitaria di due pagine sul New York Times aveva prodotto pochissimi download.

I blog non sono chiamati per generare entrate di denaro in maniera diretta. Sono estremamente validi nel generare il brusio del passaparola, lo strumento più valido per attirare masse di nuovi clienti con cui incrementare le vendite.

Come Valutare l’Apertura di un Blog Aziendale

L’obiettivo di questa guida, è quello di aiutare le imprese a valutare l’ipotesi di aprire o meno un blog aziendale. Se siete giunti fino a qui, probabilmente è quello che vorreste sapere.

In questo caso, le ipotesi sono due: o avete saltato la fase di consigli oppure vorreste ancora del tempo per pensarci sopra.

A volte, le aziende appaiono troppo entusiaste nell’avere a disposizione dei mezzi di comunicazione sociale e tutto ciò che fanno è tirare fuori strategie senza misurarne i risultati.

Qui di seguito, ci sono alcune cose su cui dovreste riflettere prima di aprire un blog aziendale:

Abbiamo davvero bisogno di un blog aziendale?
Personalmente, direi che ogni azienda che si rispetti, debba relazionarsi con i propri clienti attraverso un blog. Ma questo è il vostro business, non il mio. Siete voi ad avere l’ultima parola.

Alcune persone sono condizionate, non tanto dal blog aziendale ma dal desiderio di stare al passo con la concorrenza. Questa è una buona ragione perché dimostra la volontà di mantenersi alla pari con le altre imprese.

Al tempo stesso, le aziende che vogliono un blog soltanto per offrire un’immagine trendy, non credo che abbiano una grande motivazione e i numeri per mantenere il blog in buone condizioni.

Ricordatevi che una volta iniziato a bloggare, non si può tornare indietro. Si certo, potreste chiudere il vostro blog aziendale, ma avete preventivato cosa potrebbe significare questa scelta agli occhi dei clienti?

Dovrete investire tempo e risorse per fare in modo che il blog funzioni sempre a vostro vantaggio.

Qual’è la prima cosa a cui dobbiamo far fronte per tenere un blog aziendale?
Come detto precedentemente, avete bisogno di investire tempo e risorse per mantenere un blog funzionale. Pertanto, avete tempo per la ricerca di risorse da utilizzare a questo scopo? Avete in azienda un blogger a cui delegare il compito di mantenere il blog?

Qualora non vi sia una figura specifica, avete i soldi da investire per assumere un blogger esterno capace?

Come reagiranno i nostri lettori?
Questa è questione importante perché aiuta a predire il destino del vostro blog aziendale. È possibile farlo utilizzando diversi strumenti di monitoraggio come Google Search Blog e attraverso siti come Technorati.

Utilizzando il nome dell’impresa come parametro di ricerca, sarete in grado di trovare altre aziende alle prese con il blogging e ricevere un assaggio di quello che gli altri stanno pensando o dicendo circa il vostro settore.

Una volta che siete in grado di ottenere tali risultati, potete tranquillamente valutare se aprire o meno un business blog di vostra proprietà.

Come Diventare un Capo Treno

Quello del Capo Treno (detto anche Capo Servizi Treno) è un lavoro decisamente interessante per chi ama viaggiare ed intende svolgere un mestiere che lo porti ad essere spesso lontano dalla propria città di residenza a visitare posti nuovi.
Prima di avviare i nostri consigli su cosa fare per diventare capo Treno, intendiamo tuttavia spiegarvi di cosa si occupa in effetti il capo Treno e darvi qualche sommaria informazione su quale possa essere il suo ruolo all’interno delle aziende come appunto Trenitalia.

Secondo quanto affermato dal sito delle Ferrovie dello Stato, il capo Treno è colui che “svolge attività relative alla dirigenza, sorveglianza e responsabilità del convoglio relativamente alla circolazione, anche con interventi sul materiale, ivi compresa l’effettuazione della prova freno nei casi previsti, sulla base dei regolamenti e della normativa emanati dal gestore dell’infrastruttura; alla compilazione e conservazione dei documenti di viaggio, al coordinamento del personale di scorta, alla sorveglianza e controllo sulla regolarità del servizio viaggiatori e sui servizi svolti da terzi a bordo treno nell’ambito delle rispettive responsabilità, alla emissione e controllo di biglietti di viaggio, alla assistenza e informazione della clientela, al controllo ed intervento nelle attività di manovra e scambi in particolari situazioni, di coadiutore del macchinista nei casi previsti.”

Risulta essere, in effetti, colui che si interessa di controllare che i viaggiatori siano provvisti di biglietto e che la loro presenza sul convoglio sia effettivamente regolamentata, e che si occupa anche della parte dedicata prettamente alla clientela – colui che fornisce informazioni sulle tratte, sui viaggi e sugli eventuali ritardi del percorso – ma che, in casi estremi, può svolgere anche un’attività di aiuto al macchinista.

Per diventare capo Treno per l’azienda Trenitalia, occorre tuttavia rispondere ad alcuni requisiti in particolare, che possono essere ovviamente fisici e morali. Per dettagli è possibile vedere questa guida sul capo treno su Professioniecarriere.com.
Vediamone alcuni:
1. Statura minima di 1,60 metri;
2. Acutezza visiva: 10/10 in ciascun occhio; è ammessa la correzione con lenti sferiche del valore massimo +4D ovvero -5D (purché la differenza di rifrazione tra le due lenti non sia superiore a 3 diottrie) e lenti cilindriche per eventuale astigmatismo;
3. Normale senso cromatico;
4. Normale senso stereoscopico;
5. Normale campo visivo;
6. Senso dell’udito con voce afona a non meno di m.8 da ciascun orecchio.

Nonostante tuttavia in molti ritengano ancora che questi requisiti siano poco considerati dalle aziende, in realtà Trenitalia effettua un vero e proprio screening in base soprattutto al godimento di questi requisiti, senza i quali non è in alcun modo possibile accedere a questo tipo di lavoro.
Pertanto, in base alla Disposizione n° 55 del 29/11/2006 – “Norme relative alle visite mediche per l’assunzione e la revisione del personale utilizzato in attività connesse con la sicurezza della circolazione dei treni e dell’esercizio ferroviario” è assolutamente indispensabile godere di questi requisiti ed assicurarsi di possedere quanto richiesto prima ancora di presentare il curriculum vitae all’azienda.

Una volta accertato ciò, è possibile collegarsi direttamente al sito di Trenitalia e appunto inviare il proprio curriculum per una prima selezione, che prevede due diversi tipi di screening.
Il primo iter selettivo può prevedere:
– test attitudinali;
– colloquio motivazionale;
– colloquio tecnico-professionale.
Il secondo iter selettivo (in alcuni casi) può invece avvalersi di ulteriori prove che possono essere previste in particolare per alcune specifiche figure professionali, e che possono riguardare in particolare:
– test di personalità;
– prova di abilità manuale;
– prova di lingua.
Una volta superati i test di cui sopra, è possibile accedere a questo tipo di lavoro per mezzo di un contratto, detto contratto di apprendistato professionalizzante – che abbraccia non solo il mestiere del capo Treno, ma anche molti altri – secondo il quale il candidato deve avere necessariamente dai 18 ai 29 anni.

La durata del contratto è, in un primo tempo, di 18 mesi, e successivamente per un periodo determinato dal tipo di lavoro ed in base al livello professionale.

Copyright Indipendente Lucano 2024
Shale theme by Siteturner