Un giorno un professore di economia tedesco elabora un concetto semplice: per avviare un’idea imprenditoriale di successo ciò che più ci occorre è l’ingegno, l’idea giusta, mentre di capitale ne serve molto meno di quello che spesso siamo indotti a pensare. Decide di insegnarlo ai suoi studenti ma è consapevole che avrebbero appreso poco se tutto questo fosse rimasto a livello teorico. Si rende conto che ha bisogno di un caso concreto da dimostrare loro. Decide di avviare lui stesso un progetto insieme agli allievi del suo corso. Questi ultimi vi aderiscono, anche se con scetticismo. Il professore inizia a interessarsi al commercio del tè. Frequenta i rivenditori che gli spiegano che esso si vende in piccole confezioni e che il segreto è di avere a disposizione il più alto numero di varietà possibile. Lui ha un’intuizione che ribalta invece questi due luoghi comuni: vuole vendere una sola varietà di tè e in grande quantità per ciascun consumatore.
Gli danno del matto. Gli dicono che non capisce niente. Lui va avanti con i suoi studenti. Trova la miglior qualità in circolazione in India e nel 1985 ne ordina un grosso carico e lo mette in vendita al dettaglio. Oggi la sua azienda ha più di duecentomila clienti e ogni anno vende più di quattrocento tonnellate di tè darjeeling, delle quali il novanta per cento in grandi confezioni economiche da un chilo. Günter Faltin, il professore, non solo è riuscito a dimostrare la sua tesi ma ha dato vita a un’azienda di grande successo. Questa storia la racconta lui stesso nel libro L’ingegno batte il capitale, che si può scaricare gratis da Google Libri. Vale davvero la pena leggerlo perché racconta anche altri casi di imprenditoria di successo basati sullo stesso pilastro: la creatività del progetto imprenditoriale che è alla portata di chiunque. Io l’ho letto di recente e voglio offrire in questa guida alunce chiavi di lettura del libro che possono aiutarci anche se il libro non lo leggiamo.
Rivolgersi alle nicchie di mercato serve a ben poco;
Realizzare la propria impresa assemblando componenti già esistenti;
Formulare offerte eccezionalmente convenienti che inducano i clienti a pagare in anticipo;
Munirsi di caparbietà e perseveranza;
Il proprio prodotto o il proprio servizio si devono vendere da sé;
Chiedersi che cosa manca o non ci soddisfa in determinati prodotti o servizi;
Il marketing deve essere parte integrante del progetto imprenditoriale;
Evitare i sovraccarichi di lavoro;
Pensare a come assemblare i numerosi componenti oggi a disposizione per produrre qualcosa di nuovo;
Non è assecondando i gusti del pubblico che si crea qualcosa di originale;
Elaborare una next practice tutta propria piuttosto che acquisire la best practice degli altri;
Pensare i problemi come opportunità;
Puntare alla funzione e non alla convenzione.