Come Mantenere la Calma sul Posto di Lavoro

Nella quotidianità si perde spesso la pazienza. Per colpa del traffico e dello stress lavorativo si smarrisce facilmente il giusto equilibrio con se stessi e con il resto del mondo. Un piccolo inconveniente può far perdere la pazienza, causare litigi e innescare un vero e proprio sentiero di guerra. Del resto, quante liti condominiali o in ambiente lavorativo sono nate per futili motivi e durate per anni? A volte persino prendendo origine da incomprensioni.

Consigli per mantenere la calma
I consigli per mantenere la calma possono essere molti. Come evitare di assumere troppa caffeina, respirare profondamente e contare fino a 10 prima di reagire d’impulso, chiedere sempre una conferma d’aver compreso bene il senso di una frase prima, ecc. In realtà, tutto questo sarebbe però inutile se non riuscite a mantenere il controllo di voi stessi. Saper mantenere la calma è soprattutto un problema psicologico. Provate a rispondere alla seguente domanda:

Quello che oggi vi fa arrabbiare, fra tre mesi vi farà arrabbiare allo stesso modo? Oppure fra tre mesi l’avrete dimenticata?

Se fra tre mesi avrete dimenticato un fatto che oggi vi fa inquietare, è inutile perderci in salute… dimenticatelo oggi o non dateci troppo peso. In questi casi vi trovate ad avere a che fare con un “futile motivo”. Sulla spinta dell’emotività del momento o della stanchezza rischiate di trasformarlo in qualcosa di ben più grave. Ad esempio, la porta dell’ascensore lasciata aperta dal vicino di casa, un’automobile parcheggiata in seconda fila, un collega distratto ecc. Se un fatto è talmente irrilevante da non essere ricordato fra 2-3 mesi, allora non merita altro che questo.

Lavoro più Richiesti in Italia

Se volete intraprendere una nuova professione e non sapete a che mestiere dedicarvi, forse val la pena cercare di sapere quali siano, in questo momento, i ruoli maggiormente richiesti dalle aziende e, contemporaneamente, quelli per i quali i datori di lavoro stanno sperimentando le maggiori difficoltà nel reperimento di risorse umane.

Alla base di tutto, una considerazione sempre valida e presente: trova più facilmente lavoro chi può garantire dei valori aggiunti conoscitivi ed esperenziali rispetto ai “concorrenti”. In altre parole, se avete delle conoscenze maggiori rispetto ai vostri competitors nei processi di selezione, è probabile che abbiate maggiori possibilità di essere assunti.

Sancita questa prerogativa, probabilmente fin troppo banale, cerchiamo di comprendere quali siano i ruoli maggiormente desiderati dalle aziende italiane. Partiamo, ad esempio, dal Nord Italia: qui le aziende faticano a trovare validi progettisti informatici che possano occupare un ruolo di rilievo all’interno delle proprie strutture. Mancherebbero, secondo quanto rivela la recente ricerca condotta da Unioncamere, anche analisti, consulenti e sviluppatori. Ma il “top” delle richieste sembra esserci per quanto concerne il mondo dei progettisti, siano essi navali, meccanici, o industriali.

Non solo: oltre a tecnici laureati, il mondo delle aziende settentrionali cerca anche diplomati che possano coprire posizioni di tecnici termoidraulici, installatori, esperti elettrotecnici, alberghieri, tessili, arredamento e mobili. Sempre particolarmente ricco di opportunità commerciali è anche il mondo del commercio: ne consegue che, un po’ in tutta Italia, mancano valide commesse di negozio e assistenti di vendita, mentre tra gli altri lavori mancherebbero infermieri e camerieri non stagionali.

Complessivamente, le aziende continuano inoltre a preferire lavoratori giovani, magari appena diplomati o laureati. Grazie alle agevolazioni previste, una quota rilevante è tuttavia indirizzata all’assunzione da liste di mobilità.

Per quanto infine concerne gli stipendi, la maggior parte dei ruoli ricercati sono “entry-level”: in altre parole, lo stipendio non è esattamente quello di un manager. Discorso a parte per quei lavori molto specifici, per i quali c’è poca manodopera o pochi candidati: per progettisti & co., uno stipendio medio può ben superare i 2.000 euro fin dai primi mesi di assunzione. Significativa è, comunque, la correlazione tra stipendio percepito e titolo di studio, con i laureati che hanno sicure maggiori possibilità di portare a casa un reddito migliore.

Come Diventare un Bagnino

Il bagnino è una delle professioni più gettonate dell’estate. Vediamo allora quali sono le sue mansioni, quali i requisiti da possedere, e in che modo potere ottenere il brevetto.

Vero e proprio simbolo del lavoro estivo, la professione del bagnino è un mestiere particolarmente richiesto da stabilimenti balneari, strutture ricettive, parchi di divertimento e tanto altro ancora. Ma come diventare un buon bagnino e potersi così candidare efficacemente alle tante offerte di lavoro disponibili?

Cosa fa il bagnino
Innanzitutto, cerchiamo di comprendere cosa faccia il bagnino. Il suo compito fondamentale è sorvegliare lo stabilimento e gestire le emergenze balneari, andando a fornire le informazioni corrette per poter prevenire le situazioni di rischio e supportare l’educazione ai giusti comportamenti in acqua. Il bagnino deve inoltre essere pronto a relazionarsi con le Capitanerie di Porto, il 118 e altri enti preposti alla sicurezza e guardia nelle strutture di balneazione.

Dove lavora il bagnino
Il bagnino può lavorare in qualsiasi struttura nella quale vi sia uno specchio d’acqua: in spiaggia sul lungo mare, a bordo piscina, nelle aree piscine di villaggi turistici, hotel, parchi acquatici, centri spa e strutture termali.

Requisiti fondamentali
Per poter diventare bagnino occorre avere un’età compresa tra 16 e 65 anni, ottime capacità natatorie, autonomia e rapidità nelle decisioni, buona sicurezza e autostima, doti relazionali e di coordinamento del gruppo di lavoro.

Come formarsi
Per potersi formare nel migliore dei modi è possibile frequentare i corsi delle strutture che consentono di ottenere l’attestato: la Società Nazionale di Salvamento, la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e la Federazione Italiana Nuoto (FIN).

Brevetti per bagnino
Per fare il bagnino serve un attestato. Ecco le classificazioni:

brevetto P: valido solo in piscina;
brevetto IP: valido per le Acque Interne (laghi) e piscina;
brevetto MIP: valido per il mare, le Acque Interne e la piscina.
Il brevetto ha una durata pari a due anni e il costo di rinnovo è pari a circa 50 euro.

Come Scrivere Lettera di Dimissioni

Molto probabilmente ti trovi su questa pagina sei indeciso su come scrivere una lettera di dimissioni e quindi, sempre più probabilmente, hai deciso di abbandonare il tuo lavoro attuale per dare nuove spinte alla tua carriera lavorativa e far crescere la tua esperienza personale, con un nuovo lavoro più stimolante e magari meglio retribuito.

Se quindi sei qui per capire come scrivere una lettera di dimissioni, prima di tutto ti diamo un augurio per il tuo prossimo lavoro e per il tuo futuro.

Prima di procedere con la nuova esperienza lavorativa, però, dobbiamo comunicare all’attuale datore di lavoro le nostre intenzioni, ovvero interrompere l’attuale rapporto professionale e quindi consegnare le dimissioni, tramite, appunto, ad una lettera di dimissioni.

Per scrivere una lettera di dimissioni, si possono utilizzare svariati stile di approccio. Si può scrivere una lettera di dimissioni cordiale oppure usando uno stile, pur sempre cordiale, ma distaccato e formale al tempo stesso.

Ma fondamentalmente, in cosa consiste una lettera di dimissioni ?

La legislatura italiana afferma : “ogni lavoratore gode del diritto inoppugnabile di presentare le proprie dimissioni volontarie nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non sia più interessato a proseguire nel rapporto di lavoro”.

Proprio per questo, nel caso in cui si vuole interrompere il rapporto lavorativo, è necessario informare il proprio datore di lavoro, oppure, nel caso ce ne fosse uno, contattare l’ufficio di competenza.

Fatta questa breve premessa, ecco di seguito un fac simile di una comune lettera di dimissioni.

Marco Rossi
Via Dante n°24
20100 Milano
Italy

Spett. Ditta Nome Ditta srl
Via Dante n° 67
20100 Milano
Italy

OGGETTO: dimissioni
Il sottoscritto …………………………., nato a………….il……………….
residente a………………….via………………………numero………..
dipendente in questa ditta dal …………con la qualifica di ……………..

rassegna le sue dimissioni a decorrere dal ……………per i seguenti motivi:………………………………………………………

Con la presente la sottoscritta ha intenzioni di comunicare all’azienda anche il preavviso dalla suddetta data.

Colgo l’occasione per porVi i miei più cordiali saluti.
Milano, 20 Maggio 2017

Firma

Se siete interessati è possibile scaricare il modello della precedente lettera dal sito Letteradidimissioni.net, su cui sono presenti anche altri modelli specifici.

Come Lavorare nella Moda e nel Settore Abbigliamento

Se il vostro sogno è quello di lavorare nel settore della moda e dell’abbigliamento, e risiede a Milano o dintorni, leggete queste proposte professionali: diverse società operanti nel comparto stanno infatti cercando delle figure per assunzioni presso le boutique del capoluogo lombardo.

Ma vendiamo nel maggior ordine quali siano le caratteristiche di queste proposte professionali. Anzitutto, ad essere ricercate sono 20 assistenti alla vendita, che riportando direttamente al manager del punto vendita, possano occuparsi efficacemente di assistere i propri clienti nella scelta dei capi, e nella più complessiva gestione della relazione con clientela nazionale e internazionale.

A tal fine, è richiesta esperienza nel ruolo e nel comparto, conoscenza fluente della lingua inglese e della lingua italiana (preferibile anche la conoscenza di una terza lingua, sopratutto arabo, cinese, giapponese, russo, portoghese), doti relazionali, affidabilità, serietà, disponibilità immediata per orario full time di 40h settimanali.

Tra i tanti ruoli disponibili vi consigliamo anche quello di vestierista showroom, che riportando al responsabile possano occuparsi di supportare i venditori nella fase della vendita, preparando, riordinando e assortendo i capi, aiutando modelli e modelle nell’indossare i capi da presentare e nell’allestimento della sala.

Di interesse per chi ha la passione per la moda e per l’abbigliamento è anche il ruolo di assistenti commerciali showroom, che – inserite all’interno della struttura commerciale, e in risposta diretta all’area manager – possano occuparsi del servizio al cliente, inserimento e gestione ordini, analisi delle prestazioni dei distributori, follow up delle problematiche dei suddetti, interfaccia con la casa madre e assistenza nella direzione commerciale.

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