upponete di essere molto giovani, di avere magari iniziato da poco a lavorare e di avere quindi bisogno di uno strumento per la ricezione dello stipendio che sia economico, ma che allo stesso tempo vi consenta di effettuare anche qualche acquisto online. E’ chiedere troppo?
Decisamente no, almeno se si guarda a quella che è l’offerta di servizi tipica delle carte conto. Sono le ultime nate nel paniere dei servizi bancari, e promettono di diventare con il tempo lo standard più comunemente utilizzato per la gestione delle finanze per singoli così come per nuclei famigliari.
Le carte conto nascono dall’unione a freddo tra i conti correnti tradizionali e le carte prepagate; di ognuno dei due “genitori” hanno preso e perso qualcosa, riuscendo così nella creazione di un mix di servizi “leggeri” (e quindi in grado di tenere molto bassi i costi) ma efficaci.
Dal conto corrente tradizionale la carta conto ha ereditato l’IBAN che oltre allo stipendio ci permette di ricevere (ed emettere) bonifici di ogni tipo, così come tramite carta conto è possibile effettuare pagamenti speciali come F24, MAV, RAV, nonché richiedere la domiciliazione delle utenze domestiche tramite flusso RID. Si tratta in pratica a tutti gli effetti di una vera e propria carta prepagata con iban.
Come per una carta di debito le carte conto permettono invece di effettuare in Italia ed all’Estero pagamenti di ogni tipo alle casse degli esercizi commerciali o su Internet se si fanno acquisti online.
Quando convengono?
Tutte la caratteristiche viste ci fanno capire che lo scenario ideale per l’utilizzo di una carta conto è proprio quello del giovane alle prime armi con conti e banche, che tuttavia si vuole dotare di strumenti di pagamento comodi e funzionali. La carta conto non conviene invece a chi, per lavoro o per necessità personali, tende a sforare di frequente il proprio limite di spesa mensile. Con le carte conto infatti (a differenza dei conti correnti tradizionali) è possibile effettuare bonifici e prelievi solo per le cifre effettivamente presenti in giacenza: in pratica non si può andare in rosso nemmeno volendolo. In compenso però, e questo farà felice il giovane di cui sopra, non essendo assimilate ai conti correnti tradizionali, alle carte conto non si applicano le spese di bollo governativo, ed anche per questo sono spesso gratuite (soprattutto quelle online).
Di contraltare, proprio perché non assimilate ai conti correnti, alle carte conto non si applica il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che garantisce le cifre depositate fino ad un massimo di 100 mila euro in caso di fallimento della banca.