Fac simile quietanza liberatoria liquidazione socio​

Redigere una quietanza liberatoria per la liquidazione di un socio rappresenta un passaggio fondamentale nella gestione delle dinamiche societarie. Questo documento, infatti, certifica in modo formale e inequivocabile l’avvenuto pagamento delle somme dovute al socio uscente, tutelando entrambe le parti da possibili contestazioni future. La sua corretta compilazione richiede attenzione sia agli aspetti legali che a quelli pratici, seguendo una struttura chiara e precisa. In questa guida troverai le indicazioni essenziali per redigere una quietanza liberatoria efficace, con utili suggerimenti e accorgimenti per evitare errori e garantire la validità del documento.

Come scrivere un quietanza liberatoria liquidazione socio​

Scrivere una quietanza liberatoria per la liquidazione di un socio è un compito che richiede attenzione, precisione e una buona conoscenza sia della normativa vigente sia delle esigenze pratiche delle parti coinvolte. Una quietanza liberatoria, in questo contesto, è un documento che attesta il pagamento di quanto dovuto a un socio uscente da una società e, soprattutto, libera la società da ulteriori pretese future da parte di quel socio relativamente alla quota liquidata.

Innanzitutto, è fondamentale comprendere la funzione della quietanza. Essa non è un semplice “ricevuta di pagamento”, ma un atto con valore probatorio che certifica non solo l’avvenuto pagamento, ma anche l’assenza di ulteriori debiti verso il socio relativamente alla liquidazione della sua quota. Per questo motivo, la formulazione deve essere accurata, priva di ambiguità e quanto più possibile dettagliata.

Nel redigere la quietanza, occorre identificare con precisione le parti: nome, cognome, dati anagrafici del socio uscente, oltre ai dati identificativi della società, rappresentata dalla persona autorizzata a firmare (di solito l’amministratore o il liquidatore). È importante poi inserire un riferimento chiaro alla delibera o all’accordo che ha disposto la liquidazione della quota del socio, indicando la data, il numero della delibera o dell’atto e, se necessario, allegando copia di tali documenti.

Un aspetto fondamentale riguarda la descrizione dell’oggetto della quietanza. Occorre specificare che il socio dichiara di aver ricevuto, a titolo di liquidazione della propria partecipazione sociale, la somma concordata, indicando l’importo esatto sia in cifre che in lettere, il metodo di pagamento (bonifico bancario, assegno, ecc.), la data in cui tale pagamento è avvenuto e gli estremi dell’operazione (ad esempio il numero del bonifico). Questo passaggio è cruciale per evitare contestazioni future e per fornire una prova concreta dell’avvenuto pagamento.

La parte centrale del documento è costituita dalla dichiarazione di liberatoria vera e propria. Qui il socio deve dichiarare, esplicitamente e in modo inequivoco, di non aver null’altro a pretendere dalla società a qualsiasi titolo in relazione alla quota liquidata, rinunciando espressamente a qualsiasi ulteriore pretesa o azione nei confronti della società stessa. Questa clausola di esonero deve essere scritta in modo ampio, includendo non solo le somme già ricevute ma anche eventuali crediti futuri, diritti accessori, interessi, indennità o altro che potrebbero essere rivendicati in seguito alla cessazione del rapporto sociale.

Per una maggiore tutela della società, può essere opportuno inserire un richiamo esplicito agli articoli del Codice Civile che regolano la materia, in particolare quelli relativi alla liquidazione delle quote sociali e alle quietanze liberatorie, e sottolineare che la presente quietanza estingue definitivamente ogni rapporto tra il socio uscente e la società.

Infine, per conferire certezza alla data del documento, può essere utile apporre la firma del socio in presenza di un testimone o di un pubblico ufficiale, soprattutto in caso di importi elevati o di rapporti complessi. Questo garantisce l’autenticità della sottoscrizione e rafforza il valore probatorio della quietanza.

In conclusione, la stesura di una quietanza liberatoria per la liquidazione di un socio deve essere affrontata con attenzione ai dettagli, chiarezza espositiva e conoscenza della normativa. È sempre consigliabile, in casi dubbi o particolarmente delicati, avvalersi della consulenza di un professionista, così da tutelare al meglio sia la società sia il socio uscente e prevenire possibili controversie future.

Modello quietanza liberatoria liquidazione socio​

QUIETANZA LIBERATORIA

Il/La sottoscritto/a ________________________________, nato/a a __________________________ il __/__/____, residente in ________________________________, codice fiscale ____________________________, in qualità di socio della società ________________________________, con sede legale in ________________________________, codice fiscale e partita IVA ________________________________,

DICHIARA

di aver ricevuto in data odierna dalla società sopra indicata la somma complessiva di € ________________ (euro ____________________________), a saldo e stralcio di ogni sua spettanza derivante dalla propria partecipazione societaria, a titolo di liquidazione della quota sociale a seguito di recesso/esclusione/liquidazione (specificare la causa), come da deliberazione dell’assemblea dei soci/provvedimento dell’organo amministrativo in data __/__/____.

Con il presente atto, il/la sottoscritto/a rilascia ampia e definitiva quietanza liberatoria, dichiarando di non aver null’altro a pretendere, a qualsiasi titolo, presente o futuro, nei confronti della società ________________________________, dei suoi soci e/o rappresentanti, rinunciando espressamente a ogni ulteriore pretesa relativa al rapporto sociale intercorso.

Luogo e data, _______________

Firma del socio liquidato
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