Fac simile liberatoria subingresso demaniale​

Redigere una liberatoria per il subingresso demaniale è un passaggio fondamentale per garantire la regolarità giuridica nei casi di trasferimento di diritti o concessioni su beni appartenenti al demanio pubblico. Questo documento, spesso richiesto dagli enti gestori prima di autorizzare il subingresso, serve a tutelare sia il concessionario uscente sia quello subentrante, nonché la pubblica amministrazione. Una liberatoria ben scritta previene possibili controversie future, attestando l’assenza di pendenze, obbligazioni o vincoli a carico del cedente. In questa guida, analizzeremo i punti essenziali da includere, le formule più efficaci e gli errori da evitare per redigere una liberatoria completa, chiara e conforme alle normative vigenti.

Come scrivere un liberatoria subingresso demaniale​

Scrivere una liberatoria per subingresso demaniale è un’operazione che coinvolge numerosi aspetti giuridici e formali, poiché si tratta di un documento in cui un soggetto, che detiene un titolo legittimante per l’uso di un bene demaniale (ad esempio una concessione o un’autorizzazione), dichiara di non avere nulla in contrario al fatto che un altro soggetto subentri nella titolarità o nell’utilizzo di quel bene, solitamente in occasione di una cessione, di un trasferimento d’azienda, di una successione o di altre ipotesi di subentro previste dalla normativa vigente.

Per redigere una liberatoria efficace e valida, è fondamentale innanzitutto identificare con estrema precisione le parti coinvolte: il cedente (ossia il soggetto che rilascia la liberatoria), il cessionario (chi intende subentrare) e, se necessario, l’amministrazione pubblica concedente o l’ente proprietario del bene demaniale. La corretta identificazione delle parti si effettua riportando i dati anagrafici completi, i riferimenti fiscali e, se si tratta di persone giuridiche, l’indicazione della ragione sociale, della sede legale e del legale rappresentante.

Un elemento fondamentale del documento consiste nella descrizione chiara e dettagliata del bene oggetto di subingresso, specificando la natura del bene demaniale (ad esempio area marittima, suolo pubblico, porzione di demanio fluviale, ecc.), il titolo in forza del quale il cedente ne dispone (ad esempio numero e data della concessione, dell’autorizzazione, eventuali atti aggiuntivi), nonché la localizzazione e gli estremi catastali o identificativi che ne consentano univoca individuazione.

All’interno della liberatoria, il cedente deve dichiarare esplicitamente di non opporsi al subingresso del cessionario nei rapporti giuridici relativi al bene demaniale, precisando che il cessionario si impegna ad assumere tutti i diritti e gli obblighi derivanti dal titolo originario. È opportuno che il documento riporti anche la dichiarazione che il cedente ha adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla concessione o dal titolo originario sino alla data del subingresso, e che non esistono pendenze, contenziosi o morosità nei confronti dell’amministrazione concedente.

Un aspetto da non sottovalutare riguarda le eventuali condizioni o limitazioni poste dalla normativa di settore o dal titolo concessorio: la liberatoria deve richiamare tali condizioni, specificando che il subingresso è subordinato all’accettazione integrale di tutte le clausole e prescrizioni previste, nonché all’ottenimento del necessario assenso da parte dell’ente concedente, quando richiesto dalla legge o dalle condizioni della concessione.

Dal punto di vista formale, la liberatoria deve essere redatta in forma scritta, datata e sottoscritta dall’avente titolo, con firma autenticata se richiesto dalla normativa o dall’ente pubblico. Spesso è necessario allegare copia del titolo concessorio, eventuali atti aggiuntivi o documentazione attestante la regolarità contributiva e fiscale. In alcuni casi, la liberatoria può essere oggetto di registrazione presso l’ente concedente o presso l’Agenzia delle Entrate, a seconda delle disposizioni vigenti.

Infine, è importante ricordare che la liberatoria per subingresso costituisce soltanto uno degli atti richiesti nella procedura di voltura o subentro: l’efficacia del trasferimento della concessione o dell’autorizzazione è comunque subordinata all’approvazione dell’ente pubblico competente, che valuterà la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi in capo al nuovo soggetto subentrante.

In conclusione, redigere una liberatoria di subingresso demaniale richiede attenzione e precisione, sia nella descrizione delle parti e del bene interessato, sia nell’esplicitazione delle dichiarazioni di responsabilità e delle condizioni previste dalla normativa, affinché il documento risulti efficace e consenta il corretto svolgimento delle procedure amministrative necessarie.

Modello liberatoria subingresso demaniale​

LIBERATORIA PER SUBINGRESSO IN CONCESSIONE DEMANIALE

Il/La sottoscritto/a ____________________________________________________, nato/a a ____________________________ il _____________________, residente in ________________________________, via ______________________________, codice fiscale ____________________________, nella qualità di Concedente della concessione demaniale marittima n. ____________ rilasciata in data ______________ dal Comune di _____________________, avente ad oggetto ________________________________________________________, sita in _____________________________, identificata catastalmente al foglio ______, particella __________,

PREMESSO CHE

– In data ______________ il sottoscritto ha manifestato la volontà di cedere il proprio titolo concessorio a favore del Sig./della Sig.ra ____________________________________________________, nato/a a ____________________________ il _____________________, residente in ________________________________, via ______________________________, codice fiscale ____________________________;

– Il subentrante ha dichiarato di accettare integralmente le condizioni e gli obblighi della concessione demaniale in oggetto;

TUTTO CIÒ PREMESSO

il/la sottoscritto/a, come sopra generalizzato/a,

DICHIARA

1. di non aver nulla a pretendere nei confronti del subentrante, Sig./Sig.ra ________________________________________, relativamente al subingresso nella concessione demaniale n. ____________;
2. di rilasciare la più ampia liberatoria per ogni effetto di legge, sollevando sin d’ora il subentrante da qualsiasi responsabilità, obbligazione e/o pretesa, anche di terzi, relativa alla titolarità, gestione, utilizzo e godimento della suddetta concessione per il periodo successivo alla data del subingresso;
3. di impegnarsi a consegnare tutti i documenti e i titoli relativi alla concessione e a collaborare per il buon esito della pratica di subingresso presso gli Enti competenti.

Luogo e data ___________________________

Firma del cedente ___________________________

Firma del subentrante _________________________

Allegato: copia documento d’identità delle parti

Fac simile quietanza liberatoria di pagamento tra società​

Nell’ambito delle relazioni commerciali tra società, la correttezza e la trasparenza nelle transazioni economiche rappresentano elementi fondamentali per garantire fiducia e sicurezza reciproca. Una delle pratiche più comuni, ma spesso sottovalutate, è la redazione della quietanza liberatoria di pagamento: un documento che attesta, in modo formale e inequivocabile, l’avvenuto pagamento di una somma dovuta e libera la parte debitrice da ogni ulteriore obbligazione relativa a quella specifica transazione. Redigere correttamente una quietanza liberatoria non solo tutela entrambe le parti coinvolte, ma previene controversie e malintesi che potrebbero sorgere successivamente. In questa guida verranno illustrati i passaggi essenziali e le accortezze da adottare per predisporre una quietanza liberatoria efficace, conforme alla normativa vigente e aderente alle migliori pratiche aziendali.

Come scrivere un quietanza liberatoria di pagamento tra società​

Scrivere una quietanza liberatoria di pagamento tra società è un’operazione che richiede attenzione sia agli aspetti formali che a quelli sostanziali, poiché si tratta di un documento che attesta l’avvenuto pagamento di un debito e libera la parte debitrice da ogni ulteriore pretesa relativa a quello specifico rapporto obbligatorio. Per questo motivo, la redazione deve essere precisa, chiara e priva di ambiguità, così da evitare future contestazioni o interpretazioni controverse.

Innanzitutto, è essenziale identificare in modo univoco le parti coinvolte. In ambito societario, ciò significa indicare la ragione sociale completa di entrambe le società, la loro sede legale, il numero di iscrizione al Registro delle Imprese e il codice fiscale o la partita IVA, oltre al nome e alla qualifica del rappresentante legale che sottoscrive l’atto per ciascuna società. Questa parte introduttiva serve a evitare qualsiasi equivoco sull’identità dei soggetti e a garantire che la quietanza sia opponibile a terzi.

Successivamente, la quietanza deve esplicitare la natura del rapporto sottostante, cioè la causale per cui viene rilasciata. Ad esempio, se il pagamento riguarda una fornitura di merci, una prestazione di servizi o il saldo di una fattura specifica, è opportuno fare riferimento al contratto originario, alle date delle fatture o agli accordi intercorsi, riportando numeri e riferimenti precisi. Questo dettaglio è fondamentale per circoscrivere l’ambito della liberatoria, evitando che essa venga interpretata in senso più ampio rispetto all’intenzione delle parti.

Il cuore della quietanza è la dichiarazione con cui la società creditrice riconosce di aver ricevuto, a titolo di saldo e stralcio, la somma dovuta, specificando l’importo sia in cifre che in lettere, la valuta utilizzata e la modalità con cui è avvenuto il pagamento (ad esempio, bonifico bancario, assegno, contante). È importante indicare anche la data in cui il pagamento è stato effettuato e, se rilevante, la banca o l’istituto attraverso cui è stato disposto. Questa parte del documento non solo conferma l’avvenuto pagamento, ma ne attesta anche le modalità, fornendo una traccia utile in caso di eventuali verifiche future.

Segue quindi la parte liberatoria vera e propria, in cui la società creditrice dichiara di non aver più nulla a pretendere dalla società debitrice in relazione al rapporto specificato. Questa formula deve essere redatta in modo chiaro e inequivocabile, utilizzando espressioni come “a totale saldo e stralcio”, “nulla più avendo a pretendere per qualsiasi titolo, ragione o causa” relativamente a quell’obbligazione. Se si desidera, si può precisare che la liberatoria non si estende ad altri rapporti o crediti eventualmente esistenti tra le stesse società.

Dal punto di vista formale, la quietanza va redatta su carta intestata della società creditrice, datata e firmata dal legale rappresentante, con eventuale apposizione di timbro sociale. In alcune circostanze, può essere opportuno autenticare la firma presso un notaio, soprattutto se la quietanza riguarda importi rilevanti o se richiesta dalle prassi interne delle società coinvolte.

Infine, è buona norma consegnare l’originale della quietanza alla società debitrice, conservando copia agli atti della società creditrice. Considerando la rilevanza legale di questo documento, è sempre consigliabile che la sua redazione sia curata da un consulente legale o da una figura esperta in materia contrattuale, così da evitare vizi di forma o di sostanza che potrebbero comprometterne l’efficacia.

In sintesi, la quietanza liberatoria tra società deve essere un documento chiaro, completo e preciso, in grado di tutelare entrambe le parti e di costituire una prova certa dell’avvenuto pagamento e della conseguente estinzione del debito. Solo una scrittura accurata e dettagliata può garantire la funzione liberatoria della quietanza ed evitare controversie future.

Modello quietanza liberatoria di pagamento tra società​

QUIETANZA LIBERATORIA DI PAGAMENTO

Tra

La Società ____________________________, con sede legale in ________________________, C.F./P.IVA ________________________, rappresentata dal legale rappresentante pro tempore ___________________________ (di seguito “Parte Creditrice”),

e

La Società ____________________________, con sede legale in ________________________, C.F./P.IVA ________________________, rappresentata dal legale rappresentante pro tempore ___________________________ (di seguito “Parte Debitrice”),

si conviene e si stipula quanto segue:

La Parte Creditrice dichiara di aver ricevuto dalla Parte Debitrice la somma di Euro ________________ (_______________________), a saldo e stralcio di ogni suo credito derivante dal rapporto contrattuale/intercorrente tra le parti in forza del contratto/fattura n. _______ del __________.

Con la presente, la Parte Creditrice rilascia ampia e definitiva quietanza liberatoria, dichiarando di nulla avere più a pretendere a qualsiasi titolo nei confronti della Parte Debitrice relativamente al suddetto rapporto.

Luogo e data ____________________

La Parte Creditrice
_________________________
(timbro e firma)

La Parte Debitrice
_________________________
(timbro e firma)

Fac simile quietanza liberatoria liquidazione socio​

Redigere una quietanza liberatoria per la liquidazione di un socio rappresenta un passaggio fondamentale nella gestione delle dinamiche societarie. Questo documento, infatti, certifica in modo formale e inequivocabile l’avvenuto pagamento delle somme dovute al socio uscente, tutelando entrambe le parti da possibili contestazioni future. La sua corretta compilazione richiede attenzione sia agli aspetti legali che a quelli pratici, seguendo una struttura chiara e precisa. In questa guida troverai le indicazioni essenziali per redigere una quietanza liberatoria efficace, con utili suggerimenti e accorgimenti per evitare errori e garantire la validità del documento.

Come scrivere un quietanza liberatoria liquidazione socio​

Scrivere una quietanza liberatoria per la liquidazione di un socio è un compito che richiede attenzione, precisione e una buona conoscenza sia della normativa vigente sia delle esigenze pratiche delle parti coinvolte. Una quietanza liberatoria, in questo contesto, è un documento che attesta il pagamento di quanto dovuto a un socio uscente da una società e, soprattutto, libera la società da ulteriori pretese future da parte di quel socio relativamente alla quota liquidata.

Innanzitutto, è fondamentale comprendere la funzione della quietanza. Essa non è un semplice “ricevuta di pagamento”, ma un atto con valore probatorio che certifica non solo l’avvenuto pagamento, ma anche l’assenza di ulteriori debiti verso il socio relativamente alla liquidazione della sua quota. Per questo motivo, la formulazione deve essere accurata, priva di ambiguità e quanto più possibile dettagliata.

Nel redigere la quietanza, occorre identificare con precisione le parti: nome, cognome, dati anagrafici del socio uscente, oltre ai dati identificativi della società, rappresentata dalla persona autorizzata a firmare (di solito l’amministratore o il liquidatore). È importante poi inserire un riferimento chiaro alla delibera o all’accordo che ha disposto la liquidazione della quota del socio, indicando la data, il numero della delibera o dell’atto e, se necessario, allegando copia di tali documenti.

Un aspetto fondamentale riguarda la descrizione dell’oggetto della quietanza. Occorre specificare che il socio dichiara di aver ricevuto, a titolo di liquidazione della propria partecipazione sociale, la somma concordata, indicando l’importo esatto sia in cifre che in lettere, il metodo di pagamento (bonifico bancario, assegno, ecc.), la data in cui tale pagamento è avvenuto e gli estremi dell’operazione (ad esempio il numero del bonifico). Questo passaggio è cruciale per evitare contestazioni future e per fornire una prova concreta dell’avvenuto pagamento.

La parte centrale del documento è costituita dalla dichiarazione di liberatoria vera e propria. Qui il socio deve dichiarare, esplicitamente e in modo inequivoco, di non aver null’altro a pretendere dalla società a qualsiasi titolo in relazione alla quota liquidata, rinunciando espressamente a qualsiasi ulteriore pretesa o azione nei confronti della società stessa. Questa clausola di esonero deve essere scritta in modo ampio, includendo non solo le somme già ricevute ma anche eventuali crediti futuri, diritti accessori, interessi, indennità o altro che potrebbero essere rivendicati in seguito alla cessazione del rapporto sociale.

Per una maggiore tutela della società, può essere opportuno inserire un richiamo esplicito agli articoli del Codice Civile che regolano la materia, in particolare quelli relativi alla liquidazione delle quote sociali e alle quietanze liberatorie, e sottolineare che la presente quietanza estingue definitivamente ogni rapporto tra il socio uscente e la società.

Infine, per conferire certezza alla data del documento, può essere utile apporre la firma del socio in presenza di un testimone o di un pubblico ufficiale, soprattutto in caso di importi elevati o di rapporti complessi. Questo garantisce l’autenticità della sottoscrizione e rafforza il valore probatorio della quietanza.

In conclusione, la stesura di una quietanza liberatoria per la liquidazione di un socio deve essere affrontata con attenzione ai dettagli, chiarezza espositiva e conoscenza della normativa. È sempre consigliabile, in casi dubbi o particolarmente delicati, avvalersi della consulenza di un professionista, così da tutelare al meglio sia la società sia il socio uscente e prevenire possibili controversie future.

Modello quietanza liberatoria liquidazione socio​

QUIETANZA LIBERATORIA

Il/La sottoscritto/a ________________________________, nato/a a __________________________ il __/__/____, residente in ________________________________, codice fiscale ____________________________, in qualità di socio della società ________________________________, con sede legale in ________________________________, codice fiscale e partita IVA ________________________________,

DICHIARA

di aver ricevuto in data odierna dalla società sopra indicata la somma complessiva di € ________________ (euro ____________________________), a saldo e stralcio di ogni sua spettanza derivante dalla propria partecipazione societaria, a titolo di liquidazione della quota sociale a seguito di recesso/esclusione/liquidazione (specificare la causa), come da deliberazione dell’assemblea dei soci/provvedimento dell’organo amministrativo in data __/__/____.

Con il presente atto, il/la sottoscritto/a rilascia ampia e definitiva quietanza liberatoria, dichiarando di non aver null’altro a pretendere, a qualsiasi titolo, presente o futuro, nei confronti della società ________________________________, dei suoi soci e/o rappresentanti, rinunciando espressamente a ogni ulteriore pretesa relativa al rapporto sociale intercorso.

Luogo e data, _______________

Firma del socio liquidato
___________________________

Fac simile quietanza liberatoria quota Srl​

Nel corso della gestione societaria, può accadere che uno o più soci di una Srl cedano le proprie quote a terzi o ad altri soci. In questi casi, la quietanza liberatoria rappresenta uno strumento fondamentale per attestare, in modo formale e inequivocabile, che il pagamento del prezzo di cessione delle quote è stato eseguito e che il venditore non ha più nulla a pretendere nei confronti dell’acquirente. Saper redigere correttamente questo documento è essenziale non solo per tutelare le parti coinvolte, ma anche per garantire la regolarità dell’operazione agli occhi di terzi e degli organi di controllo. Questa guida offre indicazioni pratiche e semplici per la stesura di una quietanza liberatoria efficace, illustrando i passaggi chiave, gli elementi indispensabili da inserire e le accortezze da seguire per evitare errori o contestazioni future.

Come scrivere un quietanza liberatoria quota Srl​

La redazione di una quietanza liberatoria relativa a una quota di Srl (società a responsabilità limitata) è un’attività che richiede attenzione sia agli aspetti formali sia a quelli sostanziali del documento, poiché si tratta di attestare in modo chiaro, inequivocabile e definitivo l’avvenuto pagamento del valore di una quota sociale e la conseguente liberazione del debitore da ogni obbligazione residua nei confronti della società o del cedente.

In primo luogo, è necessario individuare con precisione i soggetti coinvolti: il cedente, ovvero colui che ha trasferito la quota, e il cessionario, ovvero colui che l’ha acquisita. È fondamentale inserire i dati anagrafici completi di entrambe le parti, oltre all’indicazione della società oggetto della cessione, specificando la denominazione sociale, la sede legale, il codice fiscale e il numero di iscrizione al Registro delle Imprese.

Il cuore della quietanza consiste nell’attestazione dell’avvenuto pagamento. Occorre dichiarare che il cedente ha ricevuto dal cessionario l’intero corrispettivo pattuito per la cessione della quota, specificando l’importo in cifre e in lettere. È buona prassi anche indicare la data e la modalità con cui è stato effettuato il pagamento, ad esempio mediante bonifico bancario, assegno circolare o altra modalità tracciabile, riportando eventualmente gli estremi dell’operazione.

Un aspetto fondamentale della quietanza liberatoria è la dichiarazione esplicita che, a seguito di tale pagamento, nulla è più dovuto dal cessionario al cedente a qualsiasi titolo, sia presente che futuro, in relazione alla quota ceduta. Questa formula serve a escludere qualsiasi possibile pretesa successiva che il cedente potrebbe avanzare, garantendo così al cessionario una piena e definitiva liberazione.

Dal punto di vista formale, la quietanza deve essere redatta in forma scritta, preferibilmente su carta intestata del cedente o comunque in un formato che consenta di identificarne inequivocabilmente l’origine e il contenuto. La data di redazione e il luogo di sottoscrizione sono elementi importanti per la validità e l’opponibilità del documento. La sottoscrizione autografa del cedente è imprescindibile, e, se la cessione della quota è stata oggetto di un atto notarile, talvolta si preferisce che la quietanza venga allegata all’atto o comunque autenticata dal notaio stesso, per garantirne la certezza della data e delle sottoscrizioni.

Inoltre, è consigliabile specificare chiaramente il riferimento all’atto di cessione, riportando la data, gli estremi del rogito o della scrittura privata registrata, e, se già avvenuta, l’iscrizione al Registro delle Imprese, in modo da collegare univocamente la quietanza all’operazione societaria che ne costituisce il presupposto.

Infine, è opportuno conservare copia della quietanza liberatoria insieme agli altri documenti relativi alla cessione, sia per eventuali futuri controlli fiscali sia per tutelare le parti in caso di controversie. La chiarezza, la completezza delle informazioni e la specificità delle dichiarazioni sono elementi essenziali per redigere una quietanza liberatoria efficace, che tuteli appieno gli interessi delle parti coinvolte e abbia pieno valore legale.

Modello quietanza liberatoria quota Srl​

QUIETANZA LIBERATORIA

Il/la sottoscritto/a __________________________, nato/a a __________________________ il __/__/____, residente in __________________________, Codice Fiscale __________________________, in qualità di socio della società __________________________ S.r.l., con sede legale in __________________________, Codice Fiscale e P.IVA __________________________,

dichiara di aver ricevuto in data odierna dalla stessa società la somma di Euro ________________, a saldo e stralcio di ogni spettanza relativa alla quota sociale detenuta nella predetta società.

Con il presente atto, il/la sottoscritto/a rilascia piena e totale quietanza liberatoria, dichiarando di non aver null’altro a pretendere, a qualsiasi titolo, dalla società __________________________ S.r.l., dai suoi amministratori e dai restanti soci in relazione alla suddetta quota sociale.

Data, ___/___/____

Firma
__________________________

Fac simile liberatoria per accesso terreno privato

Redigere una liberatoria per l’accesso a un terreno privato è un passo fondamentale per tutelare sia il proprietario del fondo sia chi vi accede, che si tratti di privati cittadini, tecnici o aziende. La corretta stesura di questo documento permette di chiarire diritti, doveri e responsabilità delle parti, prevenendo incomprensioni e potenziali contenziosi. In questa guida, forniremo indicazioni pratiche su come strutturare una liberatoria efficace, evidenziando gli elementi indispensabili, gli errori da evitare e i suggerimenti utili per adattare il documento alle specifiche esigenze di ciascuna situazione.

Come scrivere un liberatoria per accesso terreno privato

Scrivere una liberatoria per l’accesso a un terreno privato è un processo che richiede attenzione sia dal punto di vista legale che da quello della chiarezza espositiva. La liberatoria, infatti, è un documento tramite il quale il proprietario del terreno autorizza una o più persone ad accedere a una proprietà privata, sollevandolo da eventuali responsabilità legate a danni o incidenti che potrebbero verificarsi durante l’accesso. Per redigere una liberatoria efficace, è essenziale partire dall’identificazione precisa delle parti coinvolte. Occorre quindi inserire i dati anagrafici completi del proprietario o dei proprietari del terreno e di chi richiede l’accesso, specificando il legame eventualmente esistente tra le parti.

Successivamente, è importante descrivere in modo dettagliato le caratteristiche del terreno cui si fa riferimento, indicando la localizzazione, eventuali dati catastali e i confini, così da evitare qualsiasi ambiguità riguardo all’oggetto della liberatoria. Allo stesso modo, bisogna chiarire le modalità, i tempi e lo scopo dell’accesso: se, ad esempio, si tratta di un accesso temporaneo per effettuare rilievi, lavori, passeggiate, o per scopi fotografici o scientifici, questa informazione deve essere riportata con precisione. È fondamentale anche stabilire la durata dell’autorizzazione, indicando se si tratta di un permesso valido per un solo giorno, per un periodo determinato o a tempo indeterminato.

Un altro aspetto cruciale è la definizione delle responsabilità. La liberatoria deve chiarire che chi accede al terreno lo fa a proprio rischio e pericolo, assumendosi la responsabilità di eventuali danni a se stesso, a terzi o alle cose, e impegnandosi a non avanzare alcuna pretesa nei confronti del proprietario in caso di incidenti. È consigliabile inserire anche un riferimento al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e di rispetto dell’ambiente. Se il terreno presenta rischi particolari, come la presenza di animali, zone pericolose o macchinari, è opportuno menzionarli esplicitamente, affinché l’accesso avvenga in piena consapevolezza.

Dal punto di vista formale, la liberatoria deve essere redatta in modo chiaro, priva di ambiguità, e deve concludersi con la data e la firma autografa di entrambe le parti, a conferma della reciproca accettazione delle condizioni. In alcuni casi, può essere utile la presenza di testimoni o la registrazione del documento presso un notaio, soprattutto se l’accesso riguarda attività particolarmente delicate o aree di valore.

Infine, è buona norma conservare copia della liberatoria per eventuali necessità future, garantendo così la tracciabilità dell’autorizzazione concessa. La chiarezza, la precisione e l’attenzione ai dettagli sono elementi fondamentali per redigere una liberatoria che tuteli adeguatamente sia il proprietario sia chi accede al terreno, evitando controversie e fraintendimenti.

Modello liberatoria per accesso terreno privato

LIBERATORIA PER ACCESSO A TERRENO PRIVATO

Io sottoscritto/a _____________________________________________________
nato/a a ___________________________ il ________________
residente in __________________________________________
documento d’identità n. ________________ rilasciato da ______________________
in qualità di ___________________________________________________________

AUTORIZZO

il/la Sig./Sig.ra ________________________________________________________
nato/a a ___________________________ il ________________
residente in __________________________________________
documento d’identità n. ________________ rilasciato da ______________________

ad accedere al terreno di mia proprietà sito in _______________________________
identificato al Catasto Terreni del Comune di ___________________ foglio ____ mappale _____,
in data _____________________ dalle ore ____ alle ore ____
per la seguente motivazione: ___________________________________________

Il/la Sig./Sig.ra dichiara di sollevare il sottoscritto da ogni responsabilità per eventuali danni a persone o cose che dovessero verificarsi durante la permanenza sul terreno, impegnandosi a rispettare i luoghi e a lasciare l’area nelle condizioni in cui è stata trovata.

Data ____________________

Firma del Proprietario __________________________

Firma del Richiedente __________________________

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