Fac simile liberatoria pubblicazione immagini immobili​

Nel mondo della pubblicazione di immagini immobiliari, la tutela dei diritti d’immagine e della privacy rappresenta un aspetto fondamentale, spesso sottovalutato da chi si occupa di fotografia, marketing o gestione immobiliare. Redigere una liberatoria per la pubblicazione delle immagini di un immobile significa garantire la legalità delle proprie attività e prevenire possibili controversie con proprietari, inquilini o terzi. In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per comprendere l’importanza di questo documento e le indicazioni pratiche per redigerlo in modo chiaro, efficace e conforme alle normative vigenti, assicurando così trasparenza e sicurezza a tutte le parti coinvolte.

Come scrivere un liberatoria pubblicazione immagini immobili​

Scrivere una liberatoria per la pubblicazione di immagini di immobili è un’operazione delicata che richiede attenzione sia agli aspetti legali sia alla chiarezza comunicativa. Una liberatoria di questo tipo è un documento con cui il proprietario di un immobile autorizza un soggetto terzo – che può essere un fotografo, un’agenzia immobiliare, un editore, una società di produzione o chiunque voglia utilizzare immagini dell’immobile – a pubblicare, diffondere o comunque utilizzare fotografie o riprese video dell’edificio o di suoi ambienti interni o esterni.

Per cominciare, è fondamentale identificare con precisione le parti coinvolte. Nel documento devono essere chiaramente indicati il nome, il cognome e i dati anagrafici del proprietario dell’immobile o di chi ne ha la disponibilità giuridica (ad esempio, un locatario con delega), e quelli di chi richiede l’autorizzazione alla pubblicazione delle immagini. Questa identificazione serve a evitare eventuali contestazioni future sulle persone che hanno effettivamente concesso o ricevuto il permesso.

Un altro elemento chiave riguarda l’oggetto della liberatoria, ovvero l’immobile stesso. Occorre descrivere in modo dettagliato l’immobile a cui si riferiscono le immagini, includendo indirizzo, eventuale identificativo catastale, e ogni altra informazione che ne renda inequivocabile l’individuazione. Se la liberatoria riguarda solo alcune parti dell’immobile (per esempio, solo gli esterni o solo alcune stanze), è bene specificarlo esplicitamente.

È poi necessario indicare le modalità di utilizzo delle immagini, ossia chiarire per quali scopi le fotografie o i video potranno essere usati. Ad esempio, la liberatoria può autorizzare la pubblicazione su riviste, siti web, social media, brochure pubblicitarie, campagne di marketing, cataloghi, mostre o altre forme di divulgazione. Definire questi aspetti serve a limitare l’autorizzazione e a tutelare entrambe le parti: chi concede il permesso saprà esattamente dove e come le immagini potranno essere pubblicate; chi lo riceve avrà la sicurezza di poterle utilizzare nei modi previsti senza rischi di contestazioni.

Un altro aspetto da considerare è la durata dell’autorizzazione. La liberatoria può essere a tempo determinato oppure illimitata; è comunque consigliabile precisare da quando ha effetto e, se applicabile, quando termina. Questo dettaglio è particolarmente importante se le immagini vengono utilizzate in campagne temporanee o per pubblicazioni che hanno una scadenza.

La liberatoria deve poi affrontare il tema dei diritti economici e della privacy. Occorre stabilire se il proprietario riceve un compenso per la concessione dell’autorizzazione o se questa avviene a titolo gratuito. Inoltre, se nelle immagini sono visibili beni personali, opere d’arte, arredi particolari o dati sensibili, è bene inserire una clausola che tuteli la privacy del proprietario, specificando che non verranno diffusi dettagli sensibili o elementi che possano arrecare danno o fastidio.

Per rafforzare la validità giuridica del documento, è importante includere una dichiarazione in cui il proprietario afferma di essere legittimato a concedere l’autorizzazione alla pubblicazione delle immagini, garantendo che non esistono vincoli, terzi interessati o diritti di terze persone che possano ostacolare la diffusione delle fotografie o dei video. Questo punto è essenziale per sollevare la parte che utilizza le immagini da eventuali responsabilità verso soggetti terzi.

Infine, la liberatoria deve essere datata e firmata da entrambe le parti. La firma, meglio se autografa e accompagnata dalla copia di un documento d’identità, conferisce valore legale al documento e costituisce prova dell’avvenuto consenso. Se la liberatoria è concessa da una società o da un ente, la firma dovrà essere apposta dal rappresentante legale, indicando anche la qualifica.

In sintesi, scrivere una liberatoria per la pubblicazione di immagini immobiliari richiede precisione, chiarezza e attenzione ai dettagli. Il documento deve essere formulato in modo comprensibile, evitando ambiguità, ed essere strutturato in modo tale da tutelare i diritti e gli interessi di tutte le parti coinvolte. Una liberatoria ben redatta costituisce una solida base giuridica per la serena gestione delle immagini, prevenendo possibili controversie e proteggendo sia chi concede l’autorizzazione sia chi la riceve.

Modello liberatoria pubblicazione immagini immobili​

LIBERATORIA PER LA PUBBLICAZIONE DI IMMAGINI DI IMMOBILI

Il/La sottoscritto/a ________________________________________________________, nato/a a ___________________________ il ________________, residente in ______________________________________________________, proprietario/a o avente titolo sull’immobile sito in ______________________________________________________,

AUTORIZZA

[Nome della società/agenzia/ente] con sede legale in _______________________________________________, a pubblicare, diffondere e utilizzare, a titolo gratuito, le immagini fotografiche e/o video raffiguranti l’immobile sopra indicato, riprese sia all’interno che all’esterno dello stesso, per finalità di promozione, pubblicità, vendita e/o locazione, tramite qualsiasi mezzo di comunicazione, ivi inclusi ma non limitati a: siti web, social network, brochure, riviste, quotidiani e ogni altro materiale informativo o pubblicitario, senza limiti di tempo e/o territorio.

Dichiara inoltre:

– di aver fornito il consenso liberamente e senza pretendere alcun compenso;
– che l’immobile risulta libero da vincoli che impediscano la pubblicazione delle immagini;
– di manlevare [Nome della società/agenzia/ente] da qualsiasi responsabilità derivante dall’uso delle suddette immagini.

Il presente consenso può essere revocato in qualsiasi momento mediante comunicazione scritta.

Luogo e data ___________________________

Firma __________________________________________

Fac simile liberatoria raccolta differenziata rifiuti​

Redigere una liberatoria per la raccolta differenziata dei rifiuti è un passaggio fondamentale per tutelare sia chi gestisce il servizio sia chi ne usufruisce. Questo documento, infatti, serve a definire con chiarezza i ruoli, le responsabilità e le condizioni alle quali avviene la raccolta, offrendo una garanzia sia in termini legali che organizzativi. In questa guida, troverai indicazioni pratiche e suggerimenti utili per scrivere una liberatoria efficace, completa e conforme alle normative vigenti, così da assicurare trasparenza e sicurezza a tutte le parti coinvolte.

Come scrivere un liberatoria raccolta differenziata rifiuti​

Scrivere una liberatoria per la raccolta differenziata dei rifiuti è un compito che richiede attenzione sia agli aspetti giuridici che a quelli pratici, soprattutto perché questo tipo di documento ha la funzione fondamentale di disciplinare i rapporti tra le parti coinvolte nella gestione dei rifiuti e di tutelare chi la sottoscrive da eventuali responsabilità future legate al conferimento, alla raccolta e allo smaltimento dei materiali.

Per iniziare, è importante comprendere a chi sia destinata la liberatoria e quale sia la sua effettiva finalità. In genere, una liberatoria in questo ambito serve a sollevare il soggetto che effettua la raccolta (ad esempio, un’azienda incaricata o l’amministratore di condominio) da responsabilità che potrebbero sorgere in merito al corretto conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini o dei condomini. Può però anche essere richiesta da chi consegna i rifiuti, per attestare di averli smaltiti secondo le regole e di averli affidati a un soggetto autorizzato, liberandosi così da ulteriori obblighi o rischi.

In fase di redazione, è fondamentale che la liberatoria sia formulata in modo chiaro e inequivocabile. Il testo dovrebbe identificare precisamente le parti coinvolte, indicando i dati anagrafici e, se necessario, quelli fiscali o aziendali. La descrizione dell’oggetto della liberatoria dev’essere altrettanto puntuale: occorre specificare quali tipi di rifiuti sono oggetto di raccolta differenziata (plastica, carta, vetro, organico, ecc.) e quali sono le modalità di conferimento, raccolta e smaltimento previste.

Un elemento centrale consiste nel dettagliare le responsabilità delle parti. La liberatoria deve esplicitare che chi la sottoscrive dichiara di aver rispettato le normative vigenti in materia di raccolta differenziata e di aver conferito i rifiuti in modo conforme alle regole comunali o condominiali. Allo stesso modo, deve essere chiaro che il soggetto che effettua la raccolta si impegna a gestire i rifiuti secondo le disposizioni di legge, ma viene sollevato da responsabilità relative a eventuali errori o violazioni commesse da chi ha prodotto i rifiuti stessi.

Un altro aspetto importante è la datazione e la firma delle parti, che conferiscono valore legale al documento. In alcuni casi, può essere utile prevedere la possibilità di allegare fotografie o documentazione attestante la tipologia e la quantità di rifiuti consegnati, soprattutto quando si tratta di raccolte straordinarie o di rifiuti particolari.

Infine, è sempre consigliabile utilizzare un linguaggio formale e privo di ambiguità, evitando termini tecnici non spiegati o clausole poco trasparenti. Quando necessario, può essere opportuno fare riferimento alle normative di settore, come il Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006) o i regolamenti comunali, per rafforzare la validità della liberatoria e dimostrare che essa è stata redatta nel rispetto delle leggi vigenti.

In sintesi, una liberatoria ben scritta per la raccolta differenziata dei rifiuti costituisce non soltanto una tutela per le parti, ma anche uno strumento di responsabilizzazione e trasparenza. Redigerla con attenzione significa garantire chiarezza, evitare fraintendimenti e proteggersi da eventuali contestazioni future.

Modello liberatoria raccolta differenziata rifiuti​

LIBERATORIA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI

Io sottoscritto/a ______________________________________, nato/a a _____________________ il ____________, residente in ____________________________ via _________________________ n. _____, consapevole delle responsabilità civili e penali previste dalla legge in caso di dichiarazioni mendaci,

DICHIARO

di aver correttamente eseguito la raccolta differenziata dei rifiuti secondo le modalità previste dal regolamento comunale e di aver conferito i rifiuti nei contenitori appositi predisposti dall’ente gestore.

AUTORIZZO

il Comune di _______________________ e/o l’ente gestore del servizio di raccolta rifiuti, nonché il personale incaricato, a procedere al ritiro e allo smaltimento dei materiali conferiti secondo la normativa vigente.

SOLLEVO

il Comune di ________________________, l’ente gestore del servizio e il personale incaricato da ogni responsabilità civile e penale relativa ai rifiuti conferiti, dichiarando che gli stessi non contengono sostanze pericolose, tossiche o nocive e che sono conformi alle disposizioni vigenti.

Data _____________

Firma ____________________________________

Fac simile liberatoria sponsor​

Redigere una liberatoria per uno sponsor è un passaggio fondamentale per tutelare sia l’organizzazione che il partner coinvolto in un progetto, un evento o una collaborazione commerciale. Attraverso questo documento si definiscono con chiarezza i diritti, i doveri e le responsabilità di entrambe le parti, garantendo trasparenza e legalità all’accordo. Spesso, però, la stesura di una liberatoria può apparire complessa, soprattutto a chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di scrittura. In questa guida, verranno illustrati i passaggi essenziali per redigere una liberatoria efficace, gli elementi imprescindibili da includere e alcuni consigli pratici per evitare errori comuni. Che tu sia un’organizzatrice di eventi, un responsabile marketing o semplicemente qualcuno che desidera formalizzare una sponsorizzazione, questa introduzione ti aiuterà a muovere i primi passi con sicurezza.

Come scrivere un liberatoria sponsor​

Una liberatoria sponsor è un documento fondamentale nel contesto di eventi, produzioni audiovisive, iniziative culturali o sportive in cui sono coinvolte aziende o marchi che desiderano associare la propria immagine, prodotti o servizi a un progetto specifico. Scrivere una liberatoria di questo tipo richiede attenzione particolare non solo agli aspetti formali e legali, ma anche a quelli comunicativi e relazionali, perché rappresenta il punto di incontro tra l’organizzatore e lo sponsor, sancendo diritti, doveri e limiti della collaborazione.

Per redigere una liberatoria sponsor efficace, innanzitutto è importante identificare con precisione le parti coinvolte. Bisogna chiarire chi è il soggetto promotore dell’evento o del progetto e chi è lo sponsor: occorre riportare i dati legali completi di entrambe le realtà, specificando se si tratta di persone fisiche o giuridiche, con indicazione di rappresentanti legali, indirizzi, eventuali riferimenti fiscali o partita IVA.

Il cuore della liberatoria riguarda l’oggetto della collaborazione. È necessario descrivere in modo dettagliato il contesto in cui lo sponsor e il suo brand verranno coinvolti. Questo include il tipo di iniziativa, la durata, la location, le modalità di partecipazione e il ruolo attivo o passivo dello sponsor. Ad esempio, si devono precisare le modalità di esposizione del logo, i materiali promozionali previsti, la presenza di prodotti, la possibilità di distribuire gadget o materiale informativo, e ogni altra forma di visibilità concordata.

Un aspetto essenziale della liberatoria è la regolamentazione dell’utilizzo del nome e del marchio dello sponsor. Occorre definire in che modo, per quanto tempo e su quali supporti (cartacei, digitali, social, video, etc.) potranno essere utilizzati logo, immagini o riferimenti allo sponsor, chiarendo se tali diritti sono concessi in via esclusiva o meno, ed eventualmente limitandoli a specifiche iniziative o territori geografici.

Non meno importante è la questione delle responsabilità e delle rinunce. Lo sponsor, con la firma della liberatoria, solitamente accetta che la sua immagine venga utilizzata secondo le modalità pattuite, ma si tutela anche da eventuali utilizzi impropri o non autorizzati. Al tempo stesso, l’organizzatore può riservarsi il diritto di sospendere la collaborazione in caso di comportamenti lesivi dell’immagine dell’evento o di altri sponsor. È bene chiarire anche come verranno gestite eventuali controversie, specificando il foro di competenza e le norme di legge applicabili.

Infine, la liberatoria deve essere chiara e priva di ambiguità, scritta con un linguaggio formale ma comprensibile anche a chi non abbia una formazione giuridica. Andrebbe sempre siglata e datata dalle parti, preferibilmente in doppia copia, per garantire la massima trasparenza e tracciabilità dell’accordo.

In sintesi, una liberatoria sponsor efficace è un documento che tutela entrambe le parti, rendendo espliciti i termini dell’accordo, evitando fraintendimenti e offrendo una base solida per una collaborazione costruttiva e serena. Una cura particolare nella sua redazione è segno di professionalità e rispetto reciproco, elementi indispensabili nel mondo delle sponsorizzazioni.

Modello liberatoria sponsor​

LIBERATORIA SPONSOR

Il/La sottoscritto/a ____________________________________________, nato/a a __________________________ il __/__/____, residente in __________________________, via __________________________ n. ___, in qualità di legale rappresentante della Società/Ente _____________________________________, con sede legale in __________________________, via __________________________ n. ___, C.F./P.IVA __________________________,

CONCEDE

la propria autorizzazione a titolo gratuito all’utilizzo del nome, logo, marchio e materiale promozionale della Società/Ente sopra indicata in occasione dell’evento denominato __________________________, che si terrà in data __/__/____ presso __________________________, nonché in tutte le attività di comunicazione, promozione, pubblicità e documentazione ad esso collegate (inclusi, a titolo esemplificativo, pubblicazioni cartacee e/o digitali, siti web, social network, comunicati stampa, materiale informativo).

DICHIARA

– di essere titolare dei diritti di utilizzo del nome, logo e marchio forniti;
– di manlevare gli organizzatori da ogni e qualsiasi responsabilità derivante da pretese di terzi relative all’uso del suddetto materiale;
– di non avere nulla a pretendere a qualsiasi titolo, presente o futuro, per l’utilizzo autorizzato con la presente liberatoria.

Luogo ________________________, data __/__/____

Firma del legale rappresentante
___________________________________

(ai sensi e per gli effetti degli artt. 1341 e 1342 c.c., il sottoscritto dichiara di aver letto, compreso e accettato integralmente il contenuto della presente liberatoria.)

Fac simile liberatoria subingresso demaniale​

Redigere una liberatoria per il subingresso demaniale è un passaggio fondamentale per garantire la regolarità giuridica nei casi di trasferimento di diritti o concessioni su beni appartenenti al demanio pubblico. Questo documento, spesso richiesto dagli enti gestori prima di autorizzare il subingresso, serve a tutelare sia il concessionario uscente sia quello subentrante, nonché la pubblica amministrazione. Una liberatoria ben scritta previene possibili controversie future, attestando l’assenza di pendenze, obbligazioni o vincoli a carico del cedente. In questa guida, analizzeremo i punti essenziali da includere, le formule più efficaci e gli errori da evitare per redigere una liberatoria completa, chiara e conforme alle normative vigenti.

Come scrivere un liberatoria subingresso demaniale​

Scrivere una liberatoria per subingresso demaniale è un’operazione che coinvolge numerosi aspetti giuridici e formali, poiché si tratta di un documento in cui un soggetto, che detiene un titolo legittimante per l’uso di un bene demaniale (ad esempio una concessione o un’autorizzazione), dichiara di non avere nulla in contrario al fatto che un altro soggetto subentri nella titolarità o nell’utilizzo di quel bene, solitamente in occasione di una cessione, di un trasferimento d’azienda, di una successione o di altre ipotesi di subentro previste dalla normativa vigente.

Per redigere una liberatoria efficace e valida, è fondamentale innanzitutto identificare con estrema precisione le parti coinvolte: il cedente (ossia il soggetto che rilascia la liberatoria), il cessionario (chi intende subentrare) e, se necessario, l’amministrazione pubblica concedente o l’ente proprietario del bene demaniale. La corretta identificazione delle parti si effettua riportando i dati anagrafici completi, i riferimenti fiscali e, se si tratta di persone giuridiche, l’indicazione della ragione sociale, della sede legale e del legale rappresentante.

Un elemento fondamentale del documento consiste nella descrizione chiara e dettagliata del bene oggetto di subingresso, specificando la natura del bene demaniale (ad esempio area marittima, suolo pubblico, porzione di demanio fluviale, ecc.), il titolo in forza del quale il cedente ne dispone (ad esempio numero e data della concessione, dell’autorizzazione, eventuali atti aggiuntivi), nonché la localizzazione e gli estremi catastali o identificativi che ne consentano univoca individuazione.

All’interno della liberatoria, il cedente deve dichiarare esplicitamente di non opporsi al subingresso del cessionario nei rapporti giuridici relativi al bene demaniale, precisando che il cessionario si impegna ad assumere tutti i diritti e gli obblighi derivanti dal titolo originario. È opportuno che il documento riporti anche la dichiarazione che il cedente ha adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla concessione o dal titolo originario sino alla data del subingresso, e che non esistono pendenze, contenziosi o morosità nei confronti dell’amministrazione concedente.

Un aspetto da non sottovalutare riguarda le eventuali condizioni o limitazioni poste dalla normativa di settore o dal titolo concessorio: la liberatoria deve richiamare tali condizioni, specificando che il subingresso è subordinato all’accettazione integrale di tutte le clausole e prescrizioni previste, nonché all’ottenimento del necessario assenso da parte dell’ente concedente, quando richiesto dalla legge o dalle condizioni della concessione.

Dal punto di vista formale, la liberatoria deve essere redatta in forma scritta, datata e sottoscritta dall’avente titolo, con firma autenticata se richiesto dalla normativa o dall’ente pubblico. Spesso è necessario allegare copia del titolo concessorio, eventuali atti aggiuntivi o documentazione attestante la regolarità contributiva e fiscale. In alcuni casi, la liberatoria può essere oggetto di registrazione presso l’ente concedente o presso l’Agenzia delle Entrate, a seconda delle disposizioni vigenti.

Infine, è importante ricordare che la liberatoria per subingresso costituisce soltanto uno degli atti richiesti nella procedura di voltura o subentro: l’efficacia del trasferimento della concessione o dell’autorizzazione è comunque subordinata all’approvazione dell’ente pubblico competente, che valuterà la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi in capo al nuovo soggetto subentrante.

In conclusione, redigere una liberatoria di subingresso demaniale richiede attenzione e precisione, sia nella descrizione delle parti e del bene interessato, sia nell’esplicitazione delle dichiarazioni di responsabilità e delle condizioni previste dalla normativa, affinché il documento risulti efficace e consenta il corretto svolgimento delle procedure amministrative necessarie.

Modello liberatoria subingresso demaniale​

LIBERATORIA PER SUBINGRESSO IN CONCESSIONE DEMANIALE

Il/La sottoscritto/a ____________________________________________________, nato/a a ____________________________ il _____________________, residente in ________________________________, via ______________________________, codice fiscale ____________________________, nella qualità di Concedente della concessione demaniale marittima n. ____________ rilasciata in data ______________ dal Comune di _____________________, avente ad oggetto ________________________________________________________, sita in _____________________________, identificata catastalmente al foglio ______, particella __________,

PREMESSO CHE

– In data ______________ il sottoscritto ha manifestato la volontà di cedere il proprio titolo concessorio a favore del Sig./della Sig.ra ____________________________________________________, nato/a a ____________________________ il _____________________, residente in ________________________________, via ______________________________, codice fiscale ____________________________;

– Il subentrante ha dichiarato di accettare integralmente le condizioni e gli obblighi della concessione demaniale in oggetto;

TUTTO CIÒ PREMESSO

il/la sottoscritto/a, come sopra generalizzato/a,

DICHIARA

1. di non aver nulla a pretendere nei confronti del subentrante, Sig./Sig.ra ________________________________________, relativamente al subingresso nella concessione demaniale n. ____________;
2. di rilasciare la più ampia liberatoria per ogni effetto di legge, sollevando sin d’ora il subentrante da qualsiasi responsabilità, obbligazione e/o pretesa, anche di terzi, relativa alla titolarità, gestione, utilizzo e godimento della suddetta concessione per il periodo successivo alla data del subingresso;
3. di impegnarsi a consegnare tutti i documenti e i titoli relativi alla concessione e a collaborare per il buon esito della pratica di subingresso presso gli Enti competenti.

Luogo e data ___________________________

Firma del cedente ___________________________

Firma del subentrante _________________________

Allegato: copia documento d’identità delle parti

Fac simile quietanza liberatoria di pagamento tra società​

Nell’ambito delle relazioni commerciali tra società, la correttezza e la trasparenza nelle transazioni economiche rappresentano elementi fondamentali per garantire fiducia e sicurezza reciproca. Una delle pratiche più comuni, ma spesso sottovalutate, è la redazione della quietanza liberatoria di pagamento: un documento che attesta, in modo formale e inequivocabile, l’avvenuto pagamento di una somma dovuta e libera la parte debitrice da ogni ulteriore obbligazione relativa a quella specifica transazione. Redigere correttamente una quietanza liberatoria non solo tutela entrambe le parti coinvolte, ma previene controversie e malintesi che potrebbero sorgere successivamente. In questa guida verranno illustrati i passaggi essenziali e le accortezze da adottare per predisporre una quietanza liberatoria efficace, conforme alla normativa vigente e aderente alle migliori pratiche aziendali.

Come scrivere un quietanza liberatoria di pagamento tra società​

Scrivere una quietanza liberatoria di pagamento tra società è un’operazione che richiede attenzione sia agli aspetti formali che a quelli sostanziali, poiché si tratta di un documento che attesta l’avvenuto pagamento di un debito e libera la parte debitrice da ogni ulteriore pretesa relativa a quello specifico rapporto obbligatorio. Per questo motivo, la redazione deve essere precisa, chiara e priva di ambiguità, così da evitare future contestazioni o interpretazioni controverse.

Innanzitutto, è essenziale identificare in modo univoco le parti coinvolte. In ambito societario, ciò significa indicare la ragione sociale completa di entrambe le società, la loro sede legale, il numero di iscrizione al Registro delle Imprese e il codice fiscale o la partita IVA, oltre al nome e alla qualifica del rappresentante legale che sottoscrive l’atto per ciascuna società. Questa parte introduttiva serve a evitare qualsiasi equivoco sull’identità dei soggetti e a garantire che la quietanza sia opponibile a terzi.

Successivamente, la quietanza deve esplicitare la natura del rapporto sottostante, cioè la causale per cui viene rilasciata. Ad esempio, se il pagamento riguarda una fornitura di merci, una prestazione di servizi o il saldo di una fattura specifica, è opportuno fare riferimento al contratto originario, alle date delle fatture o agli accordi intercorsi, riportando numeri e riferimenti precisi. Questo dettaglio è fondamentale per circoscrivere l’ambito della liberatoria, evitando che essa venga interpretata in senso più ampio rispetto all’intenzione delle parti.

Il cuore della quietanza è la dichiarazione con cui la società creditrice riconosce di aver ricevuto, a titolo di saldo e stralcio, la somma dovuta, specificando l’importo sia in cifre che in lettere, la valuta utilizzata e la modalità con cui è avvenuto il pagamento (ad esempio, bonifico bancario, assegno, contante). È importante indicare anche la data in cui il pagamento è stato effettuato e, se rilevante, la banca o l’istituto attraverso cui è stato disposto. Questa parte del documento non solo conferma l’avvenuto pagamento, ma ne attesta anche le modalità, fornendo una traccia utile in caso di eventuali verifiche future.

Segue quindi la parte liberatoria vera e propria, in cui la società creditrice dichiara di non aver più nulla a pretendere dalla società debitrice in relazione al rapporto specificato. Questa formula deve essere redatta in modo chiaro e inequivocabile, utilizzando espressioni come “a totale saldo e stralcio”, “nulla più avendo a pretendere per qualsiasi titolo, ragione o causa” relativamente a quell’obbligazione. Se si desidera, si può precisare che la liberatoria non si estende ad altri rapporti o crediti eventualmente esistenti tra le stesse società.

Dal punto di vista formale, la quietanza va redatta su carta intestata della società creditrice, datata e firmata dal legale rappresentante, con eventuale apposizione di timbro sociale. In alcune circostanze, può essere opportuno autenticare la firma presso un notaio, soprattutto se la quietanza riguarda importi rilevanti o se richiesta dalle prassi interne delle società coinvolte.

Infine, è buona norma consegnare l’originale della quietanza alla società debitrice, conservando copia agli atti della società creditrice. Considerando la rilevanza legale di questo documento, è sempre consigliabile che la sua redazione sia curata da un consulente legale o da una figura esperta in materia contrattuale, così da evitare vizi di forma o di sostanza che potrebbero comprometterne l’efficacia.

In sintesi, la quietanza liberatoria tra società deve essere un documento chiaro, completo e preciso, in grado di tutelare entrambe le parti e di costituire una prova certa dell’avvenuto pagamento e della conseguente estinzione del debito. Solo una scrittura accurata e dettagliata può garantire la funzione liberatoria della quietanza ed evitare controversie future.

Modello quietanza liberatoria di pagamento tra società​

QUIETANZA LIBERATORIA DI PAGAMENTO

Tra

La Società ____________________________, con sede legale in ________________________, C.F./P.IVA ________________________, rappresentata dal legale rappresentante pro tempore ___________________________ (di seguito “Parte Creditrice”),

e

La Società ____________________________, con sede legale in ________________________, C.F./P.IVA ________________________, rappresentata dal legale rappresentante pro tempore ___________________________ (di seguito “Parte Debitrice”),

si conviene e si stipula quanto segue:

La Parte Creditrice dichiara di aver ricevuto dalla Parte Debitrice la somma di Euro ________________ (_______________________), a saldo e stralcio di ogni suo credito derivante dal rapporto contrattuale/intercorrente tra le parti in forza del contratto/fattura n. _______ del __________.

Con la presente, la Parte Creditrice rilascia ampia e definitiva quietanza liberatoria, dichiarando di nulla avere più a pretendere a qualsiasi titolo nei confronti della Parte Debitrice relativamente al suddetto rapporto.

Luogo e data ____________________

La Parte Creditrice
_________________________
(timbro e firma)

La Parte Debitrice
_________________________
(timbro e firma)

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