Quanti Soldi di Mutuo Chiedere

Il Mutuo è un atto molto importante che come abbiamo già detto condiziona in modo molto incisivo la nostra quotidianità attuale e futura in quanto ci lega ad un rapporto di credito con una o più banche e solitamente per parecchi anni. Occorre quindi essere ben consapevoli di ciò che si sta scegliendo, senza lasciare nessuna opzione al puro caso, in quanto potremmo pentircene.

Analizziamo quindi uno degli aspetti fondamentali della richiesta del finanziamento, ovvero quanti soldi bisogna chiedere all’istituto erogante per far fronte alle nostre esigenze.

La prima cosa da sapere è che la somma che si ottiene non può essere scelta liberamente; i mutui in genere coprono l’80% del valore periziato dell’immobile, ma in relazione al reddito del richiedente la percentuale può essere minore. Chi finanzia (ovvero la banca) analizzerà prima la capacità di far fronte al debito negli anni futuri, poi il valore della casa che si acquista.
Chi ha intenzione di chiedere un mutuo dovrà quindi fare un’attenta previsione di quello che potrà accantonare mese per mese per pagare le singole rate. Una buona regola da tenere presente è quella di non chiedere mai un finanziamento superiore a un terzo delle proprie entrate (a meno che non si disponga di guadagni elevati). È importante tenere conto della propria capacità di risparmiare e dell’eventualità di dover far fronte a spese impreviste.
Esiste tuttavia la possibilità di richiedre un mutuo fino a raggiungere il 100% del valore dell’immobile che si vuole acquistare, ma in tali casi gli interessi sono molto elevati e le garanzie richieste sono maggiori ovviamente perchè il rischio che l’ente emittente core è più elevato.

Quindi, uno dei requisiti fondamentali per l’acquisto dell’immobile è quello di avere parte dei soldi già disponibili in quanto la banca fornirà al massimo l’80% dei soldi necessari per il suo acquisto.

Proprio per tale necessità, molte famiglie sono costrette a rimandare l’acquisto della casa; tuttavia può venire in soccorso l’articolo 2120 del Codice Civile che prevede la possibilità, per i lavoratori di aziende con oltre 25 dipendenti, di chiedere un’anticipo del trattamento di fine rapporto (TFR) per l’acquisto di una casa. Questa facoltà è concessa soltanto nell’ipotesi di acquisto della prima abitazione. Per la seconda casa non è possibile usufruire di tale agevolazione ovviamente poichè le case oltre la prima sono considerate beni di lusso e quindi su tali somme lo stato non ofre alcune eccezioni oppure agevolazioni.

Come Cercare Lavoro Online

Purtroppo in molti Paesi in particolare in Italia il mercato del lavoro si basa su un aspetto prettamente economico ( lo stipendio ), piuttosto che qualitativo e professionale. Ovviamente molto dipende anche dal tipo di lavoro e dal singolo caso, Internet è sicuramente un ottimo mezzo, anche se come tutti sappiamo, in generale trovare lavoro non è semplice, e perciò è necessario un impegno costante e programmato. La rete offre varie opportunità, che vi permetteranno di cercare il lavoro che fa per voi.

I social networking: esistono diversi tipi di social network davvero interessanti per la ricerca del lavoro. I network professionali come Linkedin, Xing, Viadeo, Spoke, vi permettono di sfruttare diverse funzionalità. Vi sono anche i social network più popolari che pur non essendo creati appositamente a questo scopo possono divenire comunque un ottimo strumento di ricerca, come nel caso di Twitter e Facebook.

I siti per il recruiting online: sono davvero tantissimi alcuni buoni e altri meno. Tra i migliori troviamo: Monster, Infojobs, che sono gratuiti per un uso base; un sito tra quelli a pagamento abbastanza funzionale è Cambio Lavoro. Interessanti anche il sito Concorsi.it per i concorsi pubblici appunto, e anche alcuni siti stranieri che hanno posizioni per l’ Italia: CWJobs e Jobserve.

I BOT: rappresentano una soluzione ultrafunzionale che risolve uno dei maggiori problemi nella ricerca del lavoro su internet, quella del controllo costante. Dopo la registrazione avrete un mezzo efficace che cercherà gli annunci per voi, e ve li fornirà senza dover effettuare estenuanti ricerche. Due tra i migliori siti che offrono questo servizio sono: Jobcrawler e Jobrapido.

Dunque è fondamentale che vi rivolgiate a più siti, e non soltanto ad un paio. Inoltre, oltre ai portali di interscambio, una buona soluzione è quella di proporsi direttamente alle aziende ( almeno quelle che riguardano le attività e l’area geografica che vi interessa ), che di solito hanno sui propri siti una sezione dedicata: il famoso “Lavora con noi”, che permette ai candidati di offrirsi.

Inviando il proprio curriculum vitae attraverso la posta elettronica, ricordate sempre di inviarlo ad un’azienda per volta. Il curriculum che state inviando, dovrà essere aggiornato, e ricco di parole chiave che lo rendano interessante. Ricordate che ogni sito di recruiting colleziona migliaia e migliaia di candidature.

Quando vi registrare ai singoli portali, sfruttate l’ utile servizio di newsletter: vi verranno inviate periodicamente al vostro indirizzo di posta elettronica le offerte di lavoro che più si avvicinano ai parametri indicati al momento della registrazione.

Come Affrontare il Colloquio di Lavoro Correttamentee

Ci siamo! Abbiamo convinto i selezionatori, e ci hanno convocato per un colloquio. In questa (come in altre simili circostanze) la prima impressione è quella che conta, e si manifesta nei primissimi minuti di scambio verbale con una persona. Dobbiamo quindi essere capaci di giocarci le nostre carte fino in fondo, puntando (anche) sulla nostra immagine. Il che non vuol dire presentarsi come se dovessimo andare ad una cena di gala, ma curati al punto giusto e con un tocco di personalità nel vestire, che non guasta mai.

Parola d’ordine: discrezione
Innanzitutto è importante indossare capi di abbigliamento pratici e comodi. Assolutamente da evitare gli spacchi profondi, i tacchi vertiginosi, le scollature eccessive, la pancia scoperta, la minigonna inguinale. L’immagine deve essere curata, ma discreta. Niente gioielli vistosi e che tintinnano, mentre vanno benissimo pendenti sottili, un punto luce, un braccialetto. E’ un’occasione nella quale vanno esaltate le proprie potenzialità professionali, non certo quelle fisiche. Per quanto riguarda i tacchi, sono ammessi a patto che non superino i sette centimetri di tacco. Altrimenti c’è il rischio che l’andatura diventi vacillante e poco elegante. Quando si sostiene un colloquio di lavoro, è indispensabile guardare l’interlocutore dritto negli occhi. Guardarsi intorno dà un’idea di vaghezza ed è tipica di chi si sente in difficoltà. Meglio comunicare con spontaneità il proprio stato d’animo, quindi se ci si sente imbarazzati o a disagio è consigliabile dirlo in maniera esplicita. Il selezionatore cercherà di assumere un contegno meno formale alleggerendo un po’ il tono della conversazione.

Con un tailleur blu o grigio non si dovrebbe sbagliare, ma non è una regola fissa, perché dipende dall’ambiente per il quale ci si propone. Il tailleur, essendo un capo di abbigliamento piuttosto classico, è indicato per un ambiente di lavoro tradizionale (per esempio un ufficio), mentre stona un po’ se ci proponiamo all’interno di in’azienda di grafica o come creativa nel terziario avanzato. E’ sempre meglio informarsi dell’ambiente di lavoro prima di presentarsi al colloquio. Per quanto riguarda l’abbigliamento maschile, anche qui va considerato il luogo di lavoro per il quale ci si propone. Indossare la cravatta se non si è abituati può creare un effetto goffo ed imbarazzato, per cui meglio optare per qualcosa di semplice ma raffinato. Una camicia chiara su un completo blu o grigio farà la sua bella figura, esaltate da un atteggiamento disinvolto e naturale. Tutto ciò che è artificiale perché non spontaneo (andatura, sorriso, atteggiamenti in genere) di sicuro non fa un buon effetto sui “cacciatori di teste”, abituati a vederne di tutti i colori.

La comunicazione “non verbale”
Rappresenta almeno il 70% della comunicazione in generale, e comprende tutto ciò che non rientra nella comunicazione legata alle parole: mimica facciale, gesti con le mani, sguardi. Gli esperti della comunicazione le attribuiscono una grande importanza, e ovviamente deve essere coerente con quella verbale. I selezionatori sono molto attenti a cogliere le eventuali discrepanze tra una e l’altra, perché in genere sono indice di scarsa personalità e determinazione. Bisogna prestare molta attenzione a non gesticolare eccessivamente, a guardare l’interlocutore negli occhi, a rispondere con calma senza agitarsi, scandendo bene le parole. E’ bene non anticipare ciò che il selezionatore vuole chiederci, ma aspettiamo che sia lui a porci le domande, alle quali risponderemo senza “uscire fuori traccia”, cioè in modo pertinente e senza diventare prolissi. Se notiamo che il selezionatore entra troppo nel personale e questo ci infastidisce, possiamo dirglielo senza problemi, ma non con tono polemico e aggressivo. Possiamo anche rifiutarci di rispondere a domande che riguardano la nostra privacy, e spostare l’attenzione piuttosto sulle competenze professionali e le aspettative che abbiamo riguardo ad una professione. Attenzione alle domande trabocchetto, che di sicuro non mancheranno, e servono a capire quanto si è capaci di reagire alle situazioni impreviste. In bocca al lupo!

Cosa Sono le SIM

Sim è uno dei pochi acronimi presenti nel dizionario italiano della finanza, sta per società di intermediazione mobiliare. Il nome dice l’attività, ma non cosa fanno queste società.

Che cos’è infatti l’intermediazione mobiliare? É la stessa legge istitutiva delle Sim, la legge n. 1 del 2 gennaio 1991, successivamente assorbita con modificazioni nel Testo Unico dell’intermediazione finanziaria del 1998, a fornire gli
opportuni chiarimenti. Le Sim possono compiere una serie di attività finanziarie (definite servizi di investimento) che,
prima della loro istituzione, venivano svolte da soggetti diversi.
Possono negoziare strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, titoli diversi, prodotti derivati), per conto proprio o dei
propri clienti. Tale attività una volta era appannaggio degli agenti di cambio, la cui figura, pur non essendo stata formalmente abolita, va col tempo scomparendo (l’iscrizione all’apposito albo è stata infatti chiusa con l’entrata in vigore
della legge).

Le Sim possono collocare e distribuire presso il pubblico strumenti finanziari per conto dell’emittente. Quest’attività una
volta era di esclusiva pertinenza dei consorzi bancari.
Gestiscono patrimoni privati: per conto del cliente individuale cioè, investono e disinvestono in strumenti finanziari il
patrimonio dato in gestione; attività quest’ultima, propria delle società fiduciarie.
Possono inoltre raccogliere ordini di compravendita di strumenti finanziari, attività una volta svolta soprattutto dalle
banche.

Le Sim offrono servizi di investimento, salvo talune eccezioni, in concorrenza con le banche e con le imprese di investimento estere. Sono sottoposte alla vigilanza della Banca d’Italia e della Consob.

Come Scrivere la Lettera di Accompagnamento per Trovare un Lavoro

Trovare lavoro in tempo di crisi già è difficile, e lo è ancora di più se assieme al Curriculum Vitae non si allega la lettera di presentazione. L’errore più comune di chi cerca lavoro infatti è la “standardizzazione”, ovvero l’idea che per trovare lavoro basta preparare un Curriculum uguale per tutte le aziende e inviarlo

Trovare lavoro in tempo di crisi già è difficile, e lo è ancora di più se assieme al Curriculum Vitae non si allega la lettera di presentazione. L’errore più comune di chi cerca lavoro infatti è la “standardizzazione”, ovvero l’idea che per trovare lavoro basta preparare un Curriculum uguale per tutte le aziende e inviarlo in blocco. Per avere successo nella ricerca di un lavoro, è necessario modificare il Curriculum per ogni azienda, cambiando magari un po’ la struttura, il design e mettendo in primo piano le esperienze e gli studi più richiesti da quell’azienda.

Molto importante quando si invia un Curriculum Vitae è anche la lettera di presentazione, da allegare sempre, in ogni caso. In questo modo ci si può presentare meglio, ci si mostra più professionali e soprattutto si hanno maggiori probabilità di essere selezionati per un eventuale colloquio di lavoro. Nella lettera di presentazione, oltre a presentarsi in poche righe, il candidato deve dimostrare di sottolineare in sintesi le proprio attitudini e capacità che l’azienda sta cercando, mostrandosi come la persona giusta al momento giusto.

Un elemento importante da tenere in forte considerazione è il metodo di scrittura della lettera di presentazione: lasciate perdere il computer, scrivetela a mano. Darete in questo modo un tono più personale alla lettera, e darete la possibilità alle aziende di fare un’analisi grafologica per capire al meglio la vostra personalità e potenzialità. Il contenuto della lettera d’accompagnamento dev’essere sintetico, chiaro e suscitare l’attenzione del selezionatore.
Come esempio è possibile vedere questo fac simile lettera di presentazione.

La lettera di accompagnamento non deve essere quindi una copia del curriculum, non serve ripetere le informazioni già inserite in questo. La lettera di accompagnamento ha il compito di suscitare l’interesse del selezionatore e di spingerlo a leggere il curriculum. Come detto, è quindi importante utilizzare questo documento per fare capire al selezionatore che si è la persona giusta per quel posto di lavoro.

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