Come Scrivere la Lettera di Accompagnamento per Trovare un Lavoro

Trovare lavoro in tempo di crisi già è difficile, e lo è ancora di più se assieme al Curriculum Vitae non si allega la lettera di presentazione. L’errore più comune di chi cerca lavoro infatti è la “standardizzazione”, ovvero l’idea che per trovare lavoro basta preparare un Curriculum uguale per tutte le aziende e inviarlo

Trovare lavoro in tempo di crisi già è difficile, e lo è ancora di più se assieme al Curriculum Vitae non si allega la lettera di presentazione. L’errore più comune di chi cerca lavoro infatti è la “standardizzazione”, ovvero l’idea che per trovare lavoro basta preparare un Curriculum uguale per tutte le aziende e inviarlo in blocco. Per avere successo nella ricerca di un lavoro, è necessario modificare il Curriculum per ogni azienda, cambiando magari un po’ la struttura, il design e mettendo in primo piano le esperienze e gli studi più richiesti da quell’azienda.

Molto importante quando si invia un Curriculum Vitae è anche la lettera di presentazione, da allegare sempre, in ogni caso. In questo modo ci si può presentare meglio, ci si mostra più professionali e soprattutto si hanno maggiori probabilità di essere selezionati per un eventuale colloquio di lavoro. Nella lettera di presentazione, oltre a presentarsi in poche righe, il candidato deve dimostrare di sottolineare in sintesi le proprio attitudini e capacità che l’azienda sta cercando, mostrandosi come la persona giusta al momento giusto.

Un elemento importante da tenere in forte considerazione è il metodo di scrittura della lettera di presentazione: lasciate perdere il computer, scrivetela a mano. Darete in questo modo un tono più personale alla lettera, e darete la possibilità alle aziende di fare un’analisi grafologica per capire al meglio la vostra personalità e potenzialità. Il contenuto della lettera d’accompagnamento dev’essere sintetico, chiaro e suscitare l’attenzione del selezionatore.
Come esempio è possibile vedere questo fac simile lettera di presentazione.

La lettera di accompagnamento non deve essere quindi una copia del curriculum, non serve ripetere le informazioni già inserite in questo. La lettera di accompagnamento ha il compito di suscitare l’interesse del selezionatore e di spingerlo a leggere il curriculum. Come detto, è quindi importante utilizzare questo documento per fare capire al selezionatore che si è la persona giusta per quel posto di lavoro.

Quanto Costa un Conto Corrente

Una domanda molto comune che ci vine rivolta è quella relativa al costo dei conti correnti. Sul mercato infatti esistono decine e decine di conti correnti, generalmente 1 per ogni banca presente sul nostro territorio, suddiviso spesso in altre sottocategorie o tipologie differenti. Per la complessità dell’offerta quindi spesso di rimane disorientati e non si riesce mai a capire con estrema semplicità quali sono i costi di un conto corrente e quali sono le sue caratteristiche principali.

Pensate per esempio che tantissimi conti ancora fanno pagare delle commissioni per prelievi bancomat a sportelli differenti dai propri!

Per aiutare i nostri lettori a capire qual’è l’andamento dei costi dei nostri conti correnti, riportiamo un estratto dell’analisi di Banca d’Italia sui conti correnti.

Nell’anno la spesa media per la gestione di un conto corrente è stata di 103,8 euro, 4,1 euro in meno rispetto all’anno precedente e 6,7 in meno rispetto all’anno precedente.
In particolare, si sono ridotti gli oneri fissi, tra cui i canoni, e quelli corrisposti in caso di affidamenti e di scoperti di conto; vi è stata anche una contrazione del numero di operazioni effettuate. Per contro, invece, si è osservato un aumento delle commissioni, principalmente per le operazioni effettuate allo sportello.

Le spese variabili – che rappresentano quasi un terzo del totale – sono cresciute di 1,3 euro, in particolare nelle componenti delle “altre spese variabili” (che includono, tra l’altro, le commissioni per pagamento di imposte e tasse, emissione assegni, versamenti in ogni forma, richieste di elenco movimenti) e del costo medio dei bonifici. Si sono invece ridotte le spese per prelievi presso ATM, le spese di scrittura e quelle per i servizi automatici e continuativi di pagamento. La crescita delle commissioni unitarie ha comportato un aumento del costo medio per operazione da 1,5 a 1,8 euro.
L’ammontare delle spese fisse spiega gran parte della variabilità nei livelli dei costi osservata tra i correntisti; in particolare, sono maggiormente onerosi i conti aperti da diversi anni e raramente rinegoziati.

Ma se davvero volete risparmiare qualcosa sui costi dei conti correnti, beh, quello che vi suggeriamo è di cercare qualche offerta direttamente online e aprire un conto su internet! Infatti nel 70% dei casi i conti correnti online sono meno costosi dei classici in quanto le operazioni allo sportello vengono ridotte e le banche quindi possono impiegar i proprio dipendenti in attività più redditizie. Se però invece avete bisogno di operare continuamente con la banca, beh forse è il conto classico che fa al caso vostro!

Come Scegliere il Mutuo per la Casa

Prima di tutto, da valutare non è solo il costo principale, bensì tutti i costi nel loro complesso. Spesso, ad esempio, il tasso di interesse è uno specchietto per le allodole: dietro un tasso allettante per qualche mese si può nascondere un mutuo con un tasso effettivo molto elevato.

La banca migliore da scegliere non è quella dove siete già cliente, ma quella che ha bisogno di fare budget e sta spingendo in questo momento sull’acquisizione di nuovi clienti. Come si fa a scoprirlo? Innanzitutto dalla relazione che posso instaurare con chi decide.
Mai andare a parlare a chi non ha potere di decisione. Anche se vi dicono che è il computer che “decide” alla fine c’è sempre qualcuno che ci mette la firma e delibera il mutuo.Come scegliere il mutuo giusto per comprare casa

Analizzate sui siti internet le comparazioni del mutui delle varie banche. Spesso, le banche che non hanno sportelli ma sono online forniscono costi migliori rispetto alle banche con sportelli: questo perché non ci sono affitti da pagare e stipendi da erogare a tanti dipendenti, si fa tutto online. Lo svantaggio è che il sistema di valutazione della pratica diventa molto rigido e se non si rientra nei loro parametri è molto difficile che venire accettati.

La stessa banca può essere ottima per il mutuo e pessima per un finanziamento sull’auto e viceversa. Vi ripetiamo che la banca migliore è quella che deve fare budget su quel prodotto ed è disponibile ad offrire condizioni migliori.
Quindi, per scegliere il mutuo giusto non limitatevi a cercare solo nella vostra banca. Girate prima online o poi fisicamente e fate raffronti. Qui il detto che chi più spende meno spende non funziona. I denari della banca X sono uguali a quelli della banca Y.

Mutuo a tasso variabile o mutuo a tasso fisso? Beh qui si apre una diatriba tra chi ha paura delle oscillazioni del mutuo e chi invece no. La mia personale opinione è guardare la differenza di tasso tra il fisso e il variabile in questo momento.
Un esempio: se il tasso fisso è al 5% e quello variabile al 3% sicuramente la mia scelta personale va sul tasso variabile perché è nei primi 2/3 anni che paghiamo i maggiori interessi. Quindi, meglio pagare poco oggi che forse di più un domani. Se invece la differenza è molto poca (meno dell’1%) e ho uno stipendio fisso, allora è meglio il tasso fisso.

Se siete un ottimo cliente per un mutuo (ovvero che mette circa il 50% del prezzo di acquisto con i propri soldi) allora pretendete condizioni migliori. Le banche sono alla ricerca spasmodica di questi tipologie di clienti. Se invece rientrate nella fascia dei clienti più a rischio, ovvero richiedete un mutuo finanziato all’80% od oltre del valore di acquisto, rivolgetevi ad un broker di mutui in modo che possa trovarvi la banca desiderosa di fare budget e alla ricerca di queste opportunità. Molte banche offrono anche il tasso variabile con il cosiddetto CAP, ovvero un tetto sul massimo del tasso a cui si può arrivare. State attenti al costo di questa copertura che di solito è molto alto.

Cercare un mutuo è materia delicata, richiede una comparazione delle proposte sul mercato e accorgimenti per non perdere tempo, individuando la banca giusta per le vostre esigenze. L’importante è non procedere a caso, ma avere le informazioni tecniche giuste per arrivare al miglior risultato.

Quali Sono le Caratteristiche di una Cambiale

Un altro valido strumento, ampliamento utilizzato in ambito commerciale, è rappresentato dalla cambiale tratta e dal vaglia cambiario, in particolare quando si contrae un prestito a cambiali. La prima si caratterizza per la presenza del traente, del trattario e del prenditore; con quest’ ultimo che viene pagato dal trattario a cui viene “ordinato” il pagamento.

Invece nel vaglia cambiario abbiamo la presenza dell’emittente, che è il debitore, e del prenditore, il creditore che riceve il pagamento indicato. Il prenditore, il cui nominativo è solitamente indicato sul titolo, può girare il vaglia cambiario ad un terzo.

Uno dei principali problemi che possono riscontrarsi in tale settore è rappresentato dalla validità della cambiale che, ai sensi di legge, deve presentare tutta una serie di requisiti necessari che le permettano di essere valida (la parola “cambiale”; la firma del traente o dell’emittente; l’ ordine di pagare una somma determinata; l’indicazione del trattario; la scadenza; il luogo del pagamento; il nominativo del trattario; data e luogo di emissione e sottoscrizione del traente o dell’ emittente).

Oltre a ciò, molte criticità sono legate all’ avallo, con cui viene garantito il pagamento della cambiale per tutta o parte della somma, perché deve rispettare delle adeguate formalità.

Come Capire se la Propria Azienda ha Bisogno di un Blog

Prima di avventurarmi nella consulenza aziendale per il corporate blog, più volte ho rivestito quelli che sono i panni dell’avvocato del diavolo.

Oggi quando mi trovo davanti ai responsabili di comunicazione o addirittura l’amministratore di un’azienda, riesco ad anticipare le loro obiezioni. Ormai conosco perfettamente quale sono i dubbi che un’azienda nutre verso i blog aziendali.

Qui di seguito 5 domande e altrettante risposte per capire se la vostra azienda meriti un blog.

1. Quale problematiche risolve il blog?

Risolve problemi che riguardano la trasparenza, l’autorevolezza, l’autenticità, fornendo un canale di pubblicazione istantanea.

2. Cosa implica il blog per il business?

Offre l’opportunità di connettervi e imparare dai clienti evitando i costosi sondaggi e complesse analisi di mercato. Vi permette anche di ottenere popolarità nel vostro specifico settore.

3. Perché dovremmo prestare attenzione alla blogsfera?

Ascoltate i blog influenti, quello che decretano in parte l’andamento del mercato e i trand. Interagite con loro e otterrete i benefici del fare parte della conversazione globale.

4. Quanto è credibile la blogsfera?

Le bugie hanno le gambe corte e le mezze verità prima o poi vengono a galla. I blog credibili godono di autorevolezza e popolarità. Fate del vostro blog una risorsa che ispiri fiducia.

5. Come possiamo sapere se un blog aziendale è adatto alla nostra azienda?

Considerate la vostra predisposizione a essere aperti, confidenziali, utili e il fatto di saper aggiungere valore alla vita dei vostri clienti. Chiedetevi se la vostra azienda è sotto i riflettori dei media o dei rivali sul mercato e se avete bisogno di acquisire fiducia intorno al vostro brand.

Se la vostra azienda è capace di rispondere a queste domande, allora il blog aziendale fa per voi. In caso contrario, forse è meglio continuare a farsi pubblicità attraverso i cartelloni pubblicitari, le riviste cartacee, i volantini e infinite mail.

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