Non arrivate a fine mese? Potevate pensarci prima. Una delle trappole più comuni è la sopravvalutazione delle entrate. L’arrivo dello stipendio compensa in un solo giorno il lavoro di trenta. La cifra appare elevata… ma non lo è. Le ragioni sono molte. Ogni consumatore è generalmente miope sul futuro e presbite sulle spese correnti.
Incertezza sulle spese. Se escludiamo la rata semestrale del mutuo casa tutte le altre uscite sono di taglio inferiore e soprattutto non hanno cadenza mensile. Può quindi capitare di dover pagare nello stesso mese più bollette e pagamenti vari inaspettatamente. Questa incertezza sulla struttura delle spese conferisce una estrema fragilità al bilancio famigliare. Può bastare un semplice guasto dell’automobile o una carie per metterlo in crisi.
Miopia del consumatore. Se da un lato è difficile prevedere gli imprevisti, dall’altro lato certe volte è proprio colpa nostra. Il desiderio di acquistare un bene è talmente forte da far sopravvalutare il beneficio del consumo immediato e sottovalutare l’onere futuro dei pagamenti. Una volta soddisfatto il ‘bisogno’ di consumo resteranno le bollette da pagare o il conto in rosso. Ne valeva la pena? Può darsi… ma considerarlo prima di effettuare l’acquisto aiuta ad evitare la trappola.
La certezza sul reddito futuro. E’ un errore molto diffuso. Si considera il reddito correnteo come reddito costante anche nel futuro. Il mondo del lavoro è invece sempre più competitivo e precario.
I consigli per non sopravvalutare le entrate
Elenchiamo qualche suggerimento pratico per non sopravvalutare le entrate economiche, lasciando la lista aperta anche ai suggerimenti dei lettori.
Pensare in base al reddito effettivo (quello che si ha in tasca) e non potenziale.
Rimandare le decisioni di acquisto al 20-23 giorno del mese, soltanto in quel momento avrete una visione razionale di quel che vi è rimasto in tasca dell’ultimo stipendio.
Non prendere mai in considerazione lo stipendio in arrivo.
Fate la somma delle spese fisse annuali come il mutuo, l’assicurazione auto, il condominio… Dividete il totale per 12 e otterrete la spesa media mensile. Se quello che avete in tasca o nel conto corrente è inferiore a questa media… iniziate a preoccuparvi e tenete duro fino all’arrivo del prossimo stipendio.
Non spendere mai fino all’ultimo centesimo. Se a fine mese, prima dell’arrivo dello stipendio, è avanzato qualcosa… non precipitatevi a spenderlo come fosse una vincita al lotto. Avere un margine di sicurezza aiuta ad affrontare gli ‘imprevisti’. Fissatevi una percentuale di risparmio, es. il 20% dello stipendio, e consideratela come una spesa mensile inderogabile.
L’orizzonte del reddito non deve andare mai oltre i 12 mesi… salvo se siete dipendenti pubblici. Prima di ricorrere al credito al consumo… pensateci.
E’ necessario suddividere lo stipendio in varie voci di spese fisse(es., mutuo, vitto,elettricità,gas, acqua, telefono, scuola figli, consumo carburante ecc.) e spese variabili (es. abbigliamento, cure mediche ecc.) così da sapere più o meno a quanto ammontano le uscite mensili al fine di evitare spiacevoli sorprese.
Pagare tutte le spese fisse all’arrivo dello stipendio in modo da avere una visione “reale” del conto corrente.
Considerare ogni spesa non in termini di denaro ma in termini di ore-lavoro. Ad esempio, se guadagnate 7 euro netti l’ora e volete comprare un vestito da 70 euro, siete sicuri di voler investire 10 ore di lavoro in quella spesa? Questa diversa visuale del valore può aiutarvi ad individuare le spese superflue che possono essere evitate.
Iniziare a tenere un “diario” delle uscite, annotare nero su bianco tutti i giorni quanto si spende e per cosa (anche il caffè al bar!) aiuta poi a fine mese ad individuare dove sono finiti i soldi e si scopriranno molti errori. Sarà così più facile evitarli il mese successivo.
Consigli utili