La prima regola di investimento è non perdere soli e la seconda regola è non dimenticarsi mai la prima regola. Non perdere soldi non significa non essere esposti a rischi ma in modo più appropriato significa che il nostro portafoglio in un orizzonte temporale medio lungo non deve essere esposto ad una perdita elevata di capitale. Ora tutti voi avranno pensato che chiaramente nessuno vuole perdere parte del suo capitale, ma mentre operiamo nei mercati, il nostro comportamento analizzato da un soggetto esterno, evidenzia il contrario. La speculazione dentro ognuno di noi è forte, la possibilità di un guadagno facile ci porta a sbagliare, specialmente guardando il comportamento di altri investitori che ci portano a credere che stanno guadagnando. Bisogna concentrarsi sulle perdite potenziali.
Preferire le azioni alle obbligazioni
Come dimostra il passato e come dimostra lo scorrere del tempo le azioni sovraperformano le obbligazioni, questo perché sono una piccola parte della struttura del capitale aziendale e non hanno al loro interno dei flussi di cassa o date di scadenza ma sono anche più rischiosi dei titoli di debito. Questo accade perché in caso di liquidazione di una società, il patrimonio netto riceve solo la parte residua dopo aver estinto tutti i debiti e quindi per convincere gli investitori ad investire in azioni cioè componenti più rischiose rispetto agli strumenti di debito, devano essere attratti da un rendimento maggiore.
Rischio reale
IL rischio reale di un’azione non può essere determinato solo in base a dati storici ma dipende dal prezzo pagato. Se un’investitore crede in quello che investe e crede anche che le azioni forniranno il loro miglior rendimento nel lungo termine, essi allora possono investire il denaro in azioni, i prezzi si muoveranno fino ad arrivare ad un livello a cui non offrono più un rendimento superiore. Il rischio invece aumenta se si paga un prezzo troppo elevato. Una legge che è falsa afferma che la copertura dei rischi va di senso opposto al successo negli investimenti, non è assolutamente vero che un rendimento elevato può essere raggiunto solo mediante l’assunzione di un rischio elevato e che il successo degli investimenti a lungo termine è determinato solo dalla ricerca del rischio.
Esempio
Se uno scommettitore decidesse di puntare una somma di denaro, per esempio 100 euro, sul lancio di una moneta, un buon scommettitore con un buon money managment, non sceglierebbe mai l’alternativa vincere il doppio oppure perdere tutto. Oppure qualcuno vorrebbe rischiare la perdita del 30 % del capitale per un guadagno equivalente? Anche in questo caso, non molte persone sarebbero disposte a rischiare il 30% del loro patrimonio, perché una perdita potrebbe far peggiorare il loro tenore di vita invece un guadagno, potrebbe non migliorarla proporzionalmente. Quindi se facciamo parte, di uno della stragrande maggioranza degli investitori avversi al rischio, il primo obbiettivo e quindi la prima regola principale dei mercati finanziari che deve essere sempre seguita è di evitare la perdita.